Trump e il rialzo dei dazi verso la Cina
“Sarà la Cina, non i consumatori americani, a pagare per i dazi”. Con questa affermazione, Donald Trump ha reso noto che i recenti dazi commerciali, fissati con la Cina durante gli ultimi negoziati, saranno soggetti ad un’imposta aggiuntiva del 10% applicata su ben 300 miliardi di prodotti cinesi. Tuttavia, secondo gli analisti, a subirne le spese sarebbero gli stessi consumatori: dall’ Iphone all’abbigliamento si verificheranno rincari.
Sebbene Trump si sia pronunciato come non preoccupato dalla reazione dei mercati ai nuovi dazi da applicare alla Cina, dopo l’annuncio delle nuove tariffe i listini americani, che vedevano un rialzo dell’ 1%, hanno subìto un ribasso. Anche il valore del petrolio ne ha risentito: a New York le quotazioni arrivano a perdere fino al 6% a 54,90 dollari al barile.
A Milano è costata cara la tensione per la battaglia commerciale Usa-Cina: Piazza Affari ha visto bruciare 14 miliardi di euro di capitalizzazione mentre lo spread Btp-Bund è calato a 202 punti, dopo aver toccato i 210 punti in mattinata. L’ indice Ftse- Mib ha chiuso in perdita del 2,41% a 21.046 punti.
Pil Italia in stallo: crescita pari a zero
L’ Istat ha rilevato nelle ultime stime che il Pil italiano nel secondo trimestre del 2019 è rimasto fermo sia rispetto ai tre mesi precedenti che su base annua. In termini tendenziali invece si registra una, sempre lieve, accelerazione: la crescita zero succede a un Pil negativo per lo 0,1%. Si registra, quindi, quella che l’Istat definisce una “fase di sostanziale stagnazione”, visto che per il quinto trimestre consecutivo la variazione congiunturale si attesta intorno allo zero. In tendenza, invece, è visibile una lieve accelerazione, passando da un Pil pari a -0.1% allo 0%.
“Dobbiamo perseverare nello sforzo di rilanciare la crescita dell’economia in un contesto di stabilità finanziaria e sostenibilità sociale ed ambientale”. Con queste parole, il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, si è espresso sostenendo che la previsione di crescita media annuale del Def (0,2 per cento) è ancora raggiungibile dopo la crescita zero del secondo trimestre certificata dall’Istat.
Sanremo 2020, Amadeus sarà il direttore artistico
Padrone di casa e direttore artistico di Sanremo 2020, edizione che celebrerà i 70 anni del festival della musica italiana, sarà Amadeus. Volto Rai, esperto di musica e storico dj, Amadeus sarà accompagnato nel corso delle cinque serate da volti che hanno costruito la storia del Festival per celebrare “un Festival di Sanremo all’insegna della coralità e della celebrazione, un Festival con sorprese, un Festival nel segno della storia della Rai che vedrà impegnata l’intera l’azienda”, secondo quanto reso pubblico da una nota di Viale Mazzini.