Alfa Romeo, dopo 32 anni, fa il suo ritorno nella Formula 1. L’annuncio, arrivato durante il secondo giorno di test Pirelli sul circuito di Tas Marina, ad Abu Dhabi, è stato dato dalla Sauber, scuderia svizzera di Formula 1, con la quale la casa italiana darà vita ad una partnership tecnica pluriennale, che prenderà il via dalla prossima stagione. La collaborazione tra Sauber ed Alfa Romeo consisterà in una cooperazione tecnologica, strategica e commerciale che si concretizzerà nella nuova squadra “Alfa Romeo Sauber F1 Team”. La monoposto avrà gli inconfondibili colori Alfa Romeo ed il marchio del brand in qualità di “Title Sponsor”. La conferma del CEO di FCA e presidente di Ferrari, Sergio Marchionne, non si è fatta attendere. Il dirigente italiano naturalizzato canadese si è dichiarato soddisfatto del riotrno dello storico marchio nella Formula 1 e fiducioso che questo possa rappresentare una possibilità di sviluppo per il settore, grazie alla condivisione di tecnologia e del know-how strategico.
La storia di Alfa Romeo in F1
Il mito di Alfa Romeo in Formula 1 inizia nel 1961, con produceva i motori per team del calibro di McLaren, Brabham, Osella e Ligier. In seguito, dal 1979 al 1985, diventa vera protagonista della competizione, partecipando come costruttore, ottenendo il sesto posto nel suo primo campionato, miglior risultato di sempre, nel 1983. Nel 1985 progetta per la Ligier il primo motore V10 di Formula 1 moderno, in seguito riproposto anche da Honda e Renault, per poi abbandonare il mondo dell’alta velocità nel 1988.
I motivi del ritorno in F1
La decisione di Alfa Romeo e Sauber di lanciarsi in questa impresa è stata dettata da precisi interessi delle due compagnie. Per la Sauber, la partnership con la società italiana mira ad essere un nuovo trampolino di lancio. Infatti, la casa del Canton-Zurigo, protagonista in passato di mondiali entusiasmanti grazie anche a piloti di livello quali Jacques Villenevue, Felipe Massa, Nico Rosberg, è stata protaginista di un notevole declino nelle ultime stagioni. La possibilità di montare vetture di livello, con propulsioni di prima scelta targate Ferrari e la probabile coppia Leclerc-Giovinazzi, costituiscono tutti gli ingredienti necessari per un ritorno sulle vette della classifica. Sul fronte AlfaRomeo, c’è il desiderio di tornare ad avere visibilità mondiale. Dopo il fallimento dell’accordo, a gennaio, con la Honda, Alfa Romeo ha sfruttato la possibilità di collaborarre con Ferrari, per rendersi più appetibile per i potenziali partner.
L’accordo con Sauber permetterà ad Alfa Romeo di interagire con un team di stampo tedesco, con la possibilità di ampliare i propri orizzonti ed acquisire conoscenze del settore ibrido ed elettrico, un sentiero già battuto in Germania con ottimi risultati. Inoltre, la casa automobilistica torinese ha bisogno di superare un periodo in cui si è visto quanto sia fragile la sua posizione nel mercato. Infatti, nonostante diversi buoni risultati locali, come negli Stati Uniti, è bastato un piccolo calo delle immatricolazioni in Cina per causare uno stop della produzione dei modelli Stelvio e Giulia, impedendo la stabilizzazione di 530 interinali a Cassino ed il raggiungimento dell’obiettivo di 400mila immatricolazioni per poter godere di maggiore considerazione nel segmento premium.
La situazione in Borsa
Il ritorno di Alfa Romeo in Formula 1 ha fatto registrare ad FCA un piccolo rialzo in borsa, dopo il drastico calo delle ultime settimane a causa di un’indiscrezione della rivista “Le Monde”, riguardante una possibile multa di 9,62 miliardi di dollari che la società dovrebbe pagare alla Francia. Il titolo, grazie anche alla premiazione di “Alfa Romeo Giulia” come auto dell’anno nel Nord-America, ha visto un rialzo dello 0,90%, per poi stabilizzarsi poche ore dopo allo 0,48%, portando il valore delle azioni a 14,59 euro l’una. Buone notizie anche per Ferrari, che sale dello 0,16%, attestandosi a 94,65 euro per azione. Inoltre, ci sono voci recenti su di un possibile spin-off Alfa Romeo e Maserati, che secondo Marchionne avverrà quando le case “avranno il muscolo per reggersi da sole”.