Dopo dieci anni di costante crescita e l’acquisizione di Italtel nel 2018, nel 2019 Exprivia si candida ad essere una delle più importanti realtà industriali italiane e mondiali nel campo delle tecnologie digitali. L’azienda si colloca tra le top 5 del settore nella Penisola, con 600 milioni fatturato (2018) ed oltre 4000 dipendenti.
La società
Exprivia è un gruppo internazionale specializzato in Information and Communication Technology. Quotata nella Borsa italiana dal 2000, nel segmento STAR MTA (XPR), conta più di 4000 professionisti distribuiti in oltre 20 paesi nel mondo, specializzati nei diversi ambiti tecnologici, dal BTO all’IT Security al Big Data al Cloud.
L’azienda affianca i propri clienti nei settori Banking & Finance, Energy & Utilities, Telco & Media, Aerospace & Defence, Healthcare, Manufacturing & Distribution e Public Sector.
Exprivia ha sedi operative in 14 città tra Europa, America ed Asia. La mission è aiutare i clienti a trasformare il loro business attraverso le tecnologie digitali. La sede legale della società si trova in Puglia, in provincia di Bari, a Molfetta.
Più di un decennio di crescita
Exprivia, dalla sua nascita nel 2005, ha registrato una crescita costante sia a livello organico che per acquisizioni. La società stata creata dalla fusione di AISoftw@re ed Abaco Information Services.
Le radici
AISoftw@re nacque nel 1983 come AIS per opera del professore Francesco Gardin, per sviluppare soluzioni software orientate al supporto delle decisioni complesse per il mondo bancario. Abaco Information Services fu invece fondata nel 1988, grazie ad un gruppo di giovani laureati dell’Università di Bari, con l’obiettivo di progettare e sviluppare software custom, consulenza specialistica ed integrazione di sistemi.
Le acquisizioni
Nel 2007 il gruppo Exprivia acquisì le società Svimservice e Wel.Network, nel 2008 Spegea, Infaber, Network Services ed Exprivia Sl (Spagna). Nel 2009 fu la volta dell’Aurora Web di Siemens e Datilog, nel 2010 del Gruppo Prosap (Spagna, Messico e Guatemala). Nel 2011 Exprivia acquisì anche le aziende Realtech Italia e Sistemi Parabancari; nel 2012 Exprivia do Brasil. Il 2013 venne inaugurato il primo ufficio in Cina. Nel 2014 la compagnia riuscì ad ottenere anche la proprietà di Devoteam e la costituzione di Exprivia Asia ed Exprivia IT Solutions (Cina). Infine, nel 2015 il gruppo acquisì la società ACS.
Exprivia diventa un gigante
Nel 2017 Exprivia rafforzò l’offerta dei servizi per il settore banche e finanza con il ramo d’azienda ESIET VAS srl. A fine 2017, venne ufficializzato il completamento dell’acquisizione dell’81% del capitale di Italtel, storica azienda italiana nel settore delle telecomunicazioni. L’operazione aveva richiesto circa 2 anni di trattative e permise ad Exprivia di diventare un nuovo player determinante per la trasformazione digitale del mercato italiano.
Il gruppo Exprivia|Italtel ha chiuso il suo primo bilancio consolidato del 2018 con ricavi pari a 632,2 milioni di euro, ebitda a 41,8 milioni ma con un risultato netto negativo di 0,9 milioni a causa di perdite su cambi per circa 5 milioni di euro. La posizione finanziaria netta è in miglioramento, con 214,6 milioni rispetto ai -222,8 del 2017.
La crescita del business nonostante le difficoltà
Al netto della controllata Italtel, Exprivia ha chiuso il 2018 con un risultato netto di 4,8 milioni rispetto a 50mila euro del 2017. Una significativa crescita è stata registrata nel comparto industriale, il cui business registra complessivamente un +10% sul 2017. In linea con le aspettative, +2%, la performance nel mercato della sanità, che vede l’aumento della spesa dei privati quale fattore di crescita ed il mercato della PA per le razionalizzazioni nella spesa pubblica.
A seguito del completamento dell’acquisizione di Italtel, Exprivia ha presentato il piano industriale 2018 -2023 con l’obiettivo di portare il fatturato oltre i 700 milioni di euro nel 2023 e rendere l’azienda sempre più competitiva. Il 70 % circa delle nuove assunzioni di personale avverrà nel Mezzogiorno, in particolare nei centri di ricerca di Molfetta, Palermo e Lecce.
I risultati negativi del 2019
Nel primo semestre 2019 il gruppo ha registrato ricavi pari a 251,6 milioni di euro, in calo rispetto ai 286,9 milioni nel 2018. Su questo risultato pesa la diminuzione dei ricavi della controllata Italtel, la quale ha subito la conseguenza di un’importante flessione degli investimenti da parte degli operatori Tlc.
L’ebitda è cresciuto da 7,95 milioni a 10,43 milioni di euro, grazie all’applicazione dei nuovi principi contabili. La società ha chiuso però il primo semestre del 2019 con una perdita netta di 3,29 milioni di euro, rispetto al rosso di 7,27 milioni nei primi sei mesi del 2018.
Il mercato di Exprivia
Il gruppo Exprivia è leader in Italia nella consulenza di processo, nei servizi tecnologici e nelle soluzioni di information technology. Fornisce servizi di information technology che stanno rivoluzionando il settore Banca, Finanza e Assicurazioni, e che impongono ai player una continua revisione del proprio modello di business. Dal sistema di Governance, Risk Management e Compliance, ai servizi offerti alle società di factoring.
In materia di analisi e gestione del rischio, Exprivia propone l’applicazione dell’intelligenza artificiale dei Big Data a supporto dei credit analyst, con soluzioni digitali e automatizzate per la gestione di enormi quantità di informazioni. Il gruppo fornisce anche servizi alla PA in materia di gestione digitalizzata, il che consente di conciliare l’ottimizzazione della spesa con la qualità dei servizi, fornendo all’utenza una molteplicità di canali di comunicazione rapidi ed efficaci che avvicinano il cittadino all’ente pubblico.
Gli investimenti
Gli investimenti in tecnologie abilitanti fanno di Exprivia una realtà pioniera nell’applicazione dei nuovi sistemi di gestione dati: Big Data Analytics, Robotica, Mobile Cloud, SAP, e Business Process Outsourcing.
Tra imprese, intermediari finanziari e PA, sta crescendo la consapevolezza che la digitalizzazione dei processi rappresenta elemento imprescindibile per incrementare la competitività, sviluppare la crescita del proprio business e creare valore. Se da un lato la redditività del settore è in costante crescita, dall’altro vanno tenuti in considerazione gli elementi che ostacolano la trasformazione digitale. In primo luogo, il passaggio a modelli di business digitali richiede cambiamenti radicali dei processi organizzativi interni alle imprese che non sempre si è in grado di fronteggiare. In secondo luogo, gli investimenti in nuove tecnologie, come la Blockchain, sono frenati da una regolamentazione in merito alla loro applicazione ancora troppo lacunosa.