Jean Paul Getty, fondatore della Getty Oil Company, è stato un abilissimo imprenditore nonché uno dei più grandi collezionisti d’arte americano, naturalizzato britannico. La sua fortuna è arrivata soprattutto dal petrolio, business che ha visto l’impegno di tutta la sua famiglia nel XX secolo. Getty poteva vantare, alla sua morte, un patrimonio di circa 7 miliardi di dollari, uguali a 30 miliardi di oggi.
Famiglia e formazione
Jean Paul Getty è nato nel 1892 a Minneapolis, nel Minnesota, presto abbandonata dalla sua famiglia per l’Oklahoma e, infine, per Los Angeles, dove l’attività del padre, nel settore del petrolio, cominciava a concretizzarsi. In California riceverà un’istruzione completa, studiando alla University of Southern California ed alla University of California di Berkley. Il giovane concluderà il suo percorso di studi ad Oxford, in Inghilterra, con una laurea in Scienze Politiche ed Economiche.
L’inizio della carriera e l’ascesa
Una volta tornato negli Stati Uniti cominciò a lavorare nell’impresa di famiglia, concentrandosi sulla compra-vendita di contratti di leasing ed alternando a questi l’attività estiva di lavoro nei campi del padre in Oklahoma. Dopo aver dimostrato una certa stoffa per gli affari, a Tulsa Getty fondò, all’età di soli 24 anni, la sua prima compagnia petrolifera indipendente. A questo si aggiunse l’attività svolta in collaborazione con il padre. Dopo la morte di quest’ultimo, nel 1930, il giovane imprenditore otterrà un’eredità di 500mila dollari e la carica di presidente dell’azienda di famiglia.
Da quel momento iniziò una vera corsa all’impresa, con l’acquisizione, nel 1937, della Tidewater Oil Co.ra, l’assunzione del ruolo di presidente della Minnehoma Financial Corp, tra il 1942 ed il 1961, fino a raggiungere, nel 1956, la sua vera fortuna con la fondazione della Getty Oil Company.
Il personaggio
Di Jean Paul Getty si ricorda la vera ossessione per il denaro. Questo forse sarà la causa della conduzione di una politica petrolifera sfrenata sfociata in operazioni azzardate, quali l’occupazione di una zona neutrale, ricca di giacimenti, tra Kuwait ed Arabia Saudita. Importante sarà anche lo sfruttamento di Texas, Canada ed Alaska. Di quest’ultima zona è stato pioniere per l’acquisto di diritti di sfruttamento sul territorio per un totale di 72 milioni di dollari.
L’interesse di Getty è stato rivolto anche verso l’Italia, dove il petroliere ha comprato raffinerie a Gaeta, Ravenna e Milazzo. Inoltre, il petroliere possedeva anche un’immensa flotta di navi-cisterna, che gli permetteva di abbattere il costo per i trasporti. Nonostante fosse uno degli uomini più ricchi al mondo, la sua avarizia è stata sempre nota. Si racconta fosse solito far usare agli ospiti un telefono a gettoni.
La collezione d’arte
Il patrimonio di Getty non consisteva solo in pozzi petroliferi o beni immobili. La sua fama è dovuta anche ad una sua grande passione, l’arte. Questa lo portò a diventare uno dei maggiori collezionisti degli Stati Uniti. L’interesse per l’estetica è nato durante gli anni della gioventù, spaziando da pezzi classici fino alle opere di Manet, Turner, Van Gogh, fino ai manoscritti minati ed alle fotografie d’autore. Il miliardario donerà parte della propria collezione al Museo d’Arte di Los Angeles. Nel 1953 fondò il Jean Paul Getty Museum Trust.
La vita privata ed caso del rapimento
In ambito personale, la vita di Getty è stata abbastanza travagliata, con un totale di 5 matrimoni. In particolare si ricorda la sua ultima moglie, la cantante lirica Lousie Teddy Linch. Questa, durante i primi anni della Seconda Guerra Mondiale, fu arrestata con l’accusa di spionaggio a Roma. Resterà detenuta per diversi mesi, riottenendo la libertà e divorziando dal marito nel 1958. L’avvenimento più influente nella vita del ricco petroliere riguarda però il rapimento del nipote Paul, figlio del suo primogenito George Franklin Getty II.
Paul Getty fu rapito a Roma, in Piazza Farnese, nel 1973 all’età di soli 16 anni ed i suoi sequestratori erano membri della ‘Ndrangheta calabrese. Il riscatto richiesto ammontava a 17 milioni di dollari, una cifra che Jean Paul Getty era in grado di pagare senza problemi. Infatti, il petroliere aveva un patrimonio di quasi 7 miliardi di dollari, uguali a 30 miliardi di oggi. Tuttavia, è rimasta celebre la sua risposta:
<<Ho 14 nipoti, se dovessi tirare fuori solo un penny avrò 14 nipoti sequestrati>>
Il miliardario cederà solo dopo che i rapitori spedirono un orecchio tagliato del nipote. Jean Paul Getty morì d’infarto il 6 giugno 1976 nella sua tenuta Sutton Place, nel Surrey. La tomba, inaccessibile al pubblico per sua volontà, è conservata a Malibu.