I produttori di armi operano in un mercato che, a livello globale, vale più di 2 mila miliardi di dollari e in netta crescita anno su anno. Dal 2011 al 2020 la spesa militare complessiva di tutti i Paesi del mondo è aumentata del 9,3%, con la Cina in particolare che nello stesso periodo ha registrato un incremento del 76%. Le maggiori aziende del settore sono soprattutto realtà statunitensi, che da sole rappresentano circa il 36% delle esportazioni globali nel periodo 2015-2019, seguite dalle realtà analoghe russe, con il 21%, e francesi al 7,9%. Le armi cinesi, invece, valgono il 5,5% dell’export nel mondo ma, avendo come maggiori clienti Paesi africani e asiatici in via di sviluppo, di cui alcuni in forte crescita, il loro volume di mercato sembra destinato a crescere in modo sempre più rapido durante la prima metà del XXI secolo.
Le maggiori aziende al mondo
La più grande azienda in ambito militare è con notevole distacco la statunitense Lockeed Martin, che nel 2019 ha incassato 53,2 miliardi di dollari dalla vendita di armi e servizi per le forze armate, l’89% del totale a fronte di un fatturato complessivo di 59,8 miliardi. Dopo, per volume di ricavi dal settore, viene il colosso, sempre americano, Boeing con 33,8 miliardi di dollari a fronte, però, di un fatturato complessivo di 76,6 miliardi. Fino alla quinta posizione la classifica delle realtà che incassano di più tramite armi e servizi militari, pubblicata dal SIPRI a dicembre 2020, è monopolizzata dagli Stati Uniti con, dopo Boeing, Northrop Grumman, Raytheon e General Dynamics.
La prima azienda non statunitense per guadagni dal settore militare è la cinese Aviation Industry, con 24,5 miliardi su un fatturato complessivo di 66,8 miliardi. Nel caso della Cina, come ancor di più degli USA, le aziende possono contare su una forte domanda interna da parte dei governi, con le due superpotenze che, da sole, valgono più della metà di tutta a spesa militare globale.
Le maggiori aziende nell’Unione Europea
Nell’Unione Europea, dopo la Brexit, la maggiore azienda del settore militare è l’italiana Leonardo, che ne ha ricavato 11,1 miliardi di dollari nel 2019, a fronte di un fatturato complessivo di 15,4 miliardi. Tuttavia, si tratta circa della metà rispetto alla britannica BAE Systems, che ha registrato un fatturato 23,4 miliardi, quasi tutto (95%) da armi e servizi agli eserciti. Tornando all’UE, dopo Leonardo segue la compagnia transeuropea, con le principali sedi in Francia, Paesi Bassi, Germania e Spagna, Airbus. Essa nel 2019 ha guadagnato dal settore militare 11 miliardi di dollari, che rappresentano però solo il 14% del fatturato complessivo, da 78,9 miliardi.
Dopo Airbus si posizionano due aziende francesi. La prima, Thales, ha venduto nel 2019 prodotti militari per 9,5 miliardi di dollari, poco meno della metà degli incassi totali, da 20,6 miliardi. L’altra, invece, è la Dassault Aviation Group, con 5,8 miliardi su un totale di 8,2. Quest’ultima merita particolare attenzione in quanto, fra 2018 e 2019, ha visto aumentare il suo volume d’affari nel settore militare del 105%.