SixthContinent
SixthContinent è una piattaforma digitale che coniuga i social network con il mondo dell’e-commerce. Nata negli USA su idea dell’italiano Fabrizio Politi, la società ha goduto di una crescita organica con una base utenti che è arrivata a 170.000 unità nel mondo, di cui 15.000 in Italia, stando a quanto affermato recentemente dal fondatore stesso. Il progetto mira a soddisfare le richieste di consumatori e produttori, e presenta delle caratteristiche che lo rendono estremamente interessante. Numerose sono le aziende che hanno aderito in forma diretta o indiretta, dal settore dei carburanti a quello alimentare, dall’intrattenimento ai dispositivi elettronici.
Il profit-sharing
La community di SixthContinent è organizzata come se fosse un ente a se stante, la cosiddetta “Nazione del Consumatore”, di cui gli utenti sono i cittadini. Essi traggono benefici reali dal meccanismo di condivisione dei profitti derivanti dalla vendita delle Shopping Card. Sul sito infatti non si trovano direttamente gli articoli, ma delle carte prepagate di importo fisso con cui è possibile effettuare gli acquisti online o presso la sede fisica del negozio in questione. Per ogni spesa effettuata la piattaforma trattiene il 6% e lo ridistribuisce in proporzioni eque nel seguente modo:
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1% diviso in parti uguali tra tutti i Cittadini SixthContinent appartenenti alla Nazione del Consumatore.
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1% al Cittadino che ha invitato su SixthContinent il Consumatore che ha eseguito l’acquisto.
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1% al Cittadino che ha invitato su SixthContinent il Negozio che ha eseguito la vendita.
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1% diviso in parti uguali tra tutti gli amici e utenti seguiti su SixthContinent dal Consumatore che ha eseguito l’acquisto.
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1% al Cittadino che ha effettuato l’acquisto.
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1% alla piattaforma SixthContinent.
In questo modo la società si finanzia, le imprese – a fronte di un’apparente riduzione dei profitti – hanno la possibilità di vendere in stock maggiori (dato che il taglio delle Card è tendenzialmente nell’ordine dei 50 euro) e il consumatore può beneficiare del risparmio generato dai suoi acquisti e da quelli della comunità.
Tutto ciò è accompagnato dall’algoritmo Mo.Mo.Sy (Moderate Monetary System), elaborato dallo stesso Politi, che misura il grado di redistribuzione del reddito all’interno delle imprese basandosi su parametri quali l’utile netto e il numero di dipendenti, incentivando in questo modo il consumo etico. Così facendo, SixthContinent tenta di eliminare la concorrenza sleale dovuta alla globalizzazione e realizzare quella che definisce un “nuova economia”, che altro non è che una rivisitazione in chiave moderna del Fordismo.
Il reddito di cittadinanza
L’ambizioso progetto del fondatore è quello di costituire un reddito di cittadinanza. In realtà, sebbene la terminologia adottata sia la stessa, l’idea di Politi ha ben poco da spartire con quella avanzata da alcuni movimenti politici. Lo scopo di tale reddito, come egli afferma, è quello di promuovere un sistema che «reindirizza la ricchezza dei consumi verso coloro che l’hanno prodotta, ovvero la base sociale»; è dunque escluso qualsiasi intervento da parte dello Stato.
Al di là del discorso etico, che lascia il tempo che trova, è indubbio come tutto ciò sia un’ottima strategia di marketing. Difatti tale reddito di cittadinanza risulta legato al numero di amici che si hanno su SixthContinent e da quante persone o negozi sono stati invitati dall’utente, ma anche dalle recensioni lasciate, dagli acquisti effettuati e dalla frequenza di accesso al sito. Pertanto un utente senior particolarmente attivo può arrivare a risparmiare fino al 50% sulle proprie spese.
Considerazioni
Dire che si tratti di uno schema piramidale sarebbe improprio in quanto il business in questione non condivide tutte le caratteristiche che invece sono tipiche di un marketing di quel tipo; tuttavia, affinché il sistema raggiunga gli effetti sperati, è sicuramente necessario un gran numero di partecipanti e soprattutto una mole non indifferente di consumi. Il fatto che si è ancora lontani dalla meta non significa che questa sia irraggiungibile: esistono ancora degli ampi margini di crescita e l’obiettivo dell’azienda sarebbe quello di raggiungere il milione di utenti attivi in Italia entro dicembre del 2018 grazie ad una campagna pubblicitaria su radio, televisione, stampa e canali digitali. Inoltre la società pare voglia estendere i suoi orizzonti anche sui mercati asiatici. Spetta soltanto al mercato stabilire se, e in quale misura, si affermerà il Sesto Continente.