Quella musica, insieme al castello stilizzato bianco su sfondo blu, ha emozionato milioni di bambini in tutto il mondo: stiamo parlando della casa d’animazione Walt Disney Pictures.
Dopo aver fatto fallire il suo precedente studio, la Laugh-O-Gram Films, l’animatore Walt Disney si trasferì a Hollywood dal fratello Roy per fondare la Disney Brothers Cartoon Studio. Si affermò come leader nell’industria dell’animazione americana per poi diversificare la produzione in live-action film, televisione e parchi a tema.
Nel 1928, la Disney si avvicinò all’idea di un personaggio dalle sembianze di un topo di nome Mortimer, poi ribattezzato Mickey Mouse (Topolino nella versione italiana) dalla moglie di Walt, Lillian. Il primo film sonoro fu Steamboat Willie, un cartone animato con protagonista Topolino, rilasciato nel 1928. Nel 1932, la Disney firmò un contratto in esclusiva con Technicolor per la produzione di cartoni animati a colori, innovazione per l’epoca. Dopo aver creato un’icona, nel 1955, i due fratelli inaugurarono Disneyland, in California, con l’idea di creare un luogo dove genitori e figli potessero divertirsi. Dopo un inizio incerto, Disneyland continuò a crescere e attrarre visitatori da tutto il mondo.
Dopo la morte di Walt nel 1966 e di suo fratello nel 1971, la società si trovò nel mezzo di una crisi, soprattutto nel settore dell’animazione, che portò, nei primi anni ‘80, ad un tentativo di OPA (Offerta Pubblica Iniziale) ostile. La nomina ad amministratore delegato di Michael Eisner consentì, a partire dalla metà del decennio, all’azienda di ritornare redditizia, capitalizzando le proprie produzioni come Disney Channel e Disney Store e, ampliando, o creando, nuovi parchi a tema. Il 6 febbraio 1986, la società cambiò il suo nome in The Walt Disney Company e l’anno successivo sottoscrisse un accordo con il governo francese per la creazione di una zona di villeggiatura ai margini di Parigi chiamata Euro Disney Resort.
Gli anni ’90 furono gli anni d’oro per l’azienda, poiché riuscì ad affermarsi con capolavori cinematografici, tra cui spiccavano: La bella e la bestia (1991), Aladdin (1992) e Il Re Leone (1994). Negli anni seguenti si consolidò la supremazia dell’azienda, infatti nel 2006 Disney acquistò la Pixar per circa 7,4 miliardi di dollari. Nel 2009 Disney raggiunse un accordo per rilevare Marvel Entertainment per 4 miliardi di dollari e due anni dopo rese pubblico l’acquisto di Lucasfilm per 4 miliardi, annunciando l’arrivo del settimo episodio della saga Star Wars nel 2015.
Attualmente la Walt Disney Company è un gruppo internazionale con sede legale a Burbank, in California, ed è suddivisa in quattro divisioni:
- Studio Entertainment
- Walt Disney Parks and Resorts
- Media Networks
- Disney Consumer Products and Interactive Media.
I due fratelli sono stati capaci di creare un colosso che fattura 60 miliardi, con quasi 200 mila dipendenti, fatto nascere soltanto seguendo il loro sogno e permettendo anche a noi di farlo. Molti di noi sono cresciuti con i cartoni Disney e magari conservano ancora le videocassette in cantina, ma non riescono a buttarle per il loro valore affettivo. I fratelli Disney hanno fatto lo stesso: hanno dato valore a un sogno.