Haloid Company, prima di diventare Xerox, fu fondata nel 1906 a Rochester, negli Stati Uniti. Il nome fu cambiato ben due volte: nel 1959, anno in cui venne commercializzata la prima fotocopiatrice Xerox 914, fu rinominata Haloid Xerox, mentre dal 1961 divenne Xerox Corporation. Ancora nel 2020 è una delle principali multinazionali attive nel settore della produzione di stampanti, fax, fotocopiatrici, carta e servizi documentali. Tuttavia, senza l’aiuto della giapponese Fujifilm, che divenne azionista di maggioranza di Xerox, l’azienda statunitense non sarebbe riuscita a mantenere un ruolo di rilievo all’interno del suo settore.
Le origini
La fortuna di Haloid Company ebbe inizio nel 1944, anno in cui l’azienda decise di investire in una particolare tecnologia per stampare, inventata e brevettata nel 1938 dal fisico statunitense Chester Carlson. Inizialmente egli chiamò la sua invenzione elettrofotografia, ma questa passerà alla Storia con il nome xerografia, dal greco ξερος γραϕία (scrittura a secco). La nuova tecnica sfruttava due fenomeni naturali: l’attrazione delle cariche elettriche opposte e la migliore capacità di alcuni materiali di condurre elettricità quando esposti alla luce. Carlson ideò un processo in sei fasi che permetteva il trasferimento di un’immagine da una superficie all’altra. La Haloid Company comprese la genialità dell’invenzione di Carlson e decise di commercializzare le prime macchine fotocopiatrici basate sul nuovo sistema.
Il successo iniziale
Il lancio del primo modello di fotocopiatrice xerografica, la Xerox 914, fu un successo oltre ogni aspettativa. Gli analisti della Haloid Company non si aspettavano un’eccessiva domanda per il nuovo prodotto. Infatti la stampante, per via della necessità di una speciale carta trattata, comportava maggiori costi, inoltre fare le fotocopie di un documento, negli anni ’50, non era ancora una prassi comune. Nonostante tutti questi ostacoli, i ricavi dell’azienda raggiunsero i 500 milioni di dollari in soli sei anni. La Xerox914 venne definita <<il prodotto di maggior successo mai prodotto e commercializzato in America>> dalla rivista Forbes. Il modello restò in commercio per oltre 17 anni consecutivi. Il nome Xerox venne perfino aggiunto al dizionario inglese come sinonimo di fotocopiare.
La Xerox dopo il successo
Dopo il successo esplosivo la Xerox, che ormai aveva cambiato nome prendendo quello della sua stampante, divenne la più grande donatrice dell’Università di Rochester, che aveva aiutato a sviluppare la tecnologia necessaria per la Xerox914. L’azienda, inoltre, finanziò svariate campagne televisive per supportare le Nazioni Unite. Nel 1962 instaurò la partnership temporanea (joint venture) con Fujifilm creando Fuji Xerox, per consolidare la sua presenza nel mercato giapponese, e nel 1969 lanciò il primo modello di stampante laser.
Il declino: Xerox vittima del proprio successo
Nel 1970 venne fondato il centro di ricerca della Xerox, Palo Alto Research Center (PARC), che guadagnò fama mondiale nel campo dell’innovazione. Molte delle tecnologie più rivoluzionarie nel settore dell’informatica infatti, tra cui il personal computer, l’interfaccia utente grafica, Ethernet e la stampante laser, nacquero al PARC. Tuttavia, la lenta burocrazia della Xerox, assieme al 70% di margine di profitto lordo della Xerox 914, accecarono la dirigenza dinnanzi all’enorme potenzialità delle nuove tecnologie che avevano in mano. Al contrario, altre aziende più giovani cominciarono a sviluppare le tecnologie PARC in prodotti e servizi enormemente redditizi.
La vera battuta d’arresto avvenne con la scadenza dei brevetti di Xerox sulla xerografia. I rivali Canon, Kodak e Ricoh iniziarono a vendere prodotti analoghi alla Xerox, offrendo però un prezzo di gran lunga inferiore. Nel 1982 la quota di mercato scese dal 95%, dell’anno precedente, al 13%. Più avanti, dopo immensi sforzi per arginare le perdite e riconquistare la fetta di mercato persa, la Xerox ebbe successo con una linea di stampanti digitali ad alta velocità ma sottostimò la minaccia della stampante a getto d’inchiostro. Il prezzo di Xerox per azione crollò da $64 a $4, perdendo oltre 38 miliardi in capitalizzazione. All’apertura del XXI secolo, i debiti della Xerox ammontavano a 17 miliardi di dollari e nel 2002 la società venne condannata per irregolarità contabili e presunta frode, dotte sborsare oltre 10 milioni di dollari.
La Xerox oggi
Il 5 novembre 2019 fu annunciata la chiusura della joint venture fra Fujifilm e Xerox, nata nel 1962. Fujifilm acquisì il 100% della proprietà di Fiji Xerox, rilevando il pacchetto azionario della Xerox, pari al 25%, per 2,3 miliardi di dollari. Inoltre, la società giapponese ottenne anche il controllo dell’ex partner americana, appropriandosi del 51% delle quote Xerox International Partners. Sempre ad inizio novembre, Xerox ha depositato formalmente un’offerta di acquisizione ai dirigenti HP per 27 miliardi di dollari. Entrambe le aziende stanno attraversando un periodo di contrazione, con l’introduzione di piani di ristrutturazione interna per la riduzione dei costi.