Il 16 marzo 2020, alle 14 e 40, è stato finalmente approvato in via definitiva il decreto “salva economia”, ribattezzato da molte testate “cura-Italia”. Esso contiene dei provvedimenti speciali per agevolare le imprese ed i cittadini colpiti dall’emergenza coronavirus. Per le misure in programma è stato stanziato un budget di 25 miliardi di euro. Si tratta, ha dichiarato il ministro dell’Economia e delle Finanze Roberto Gualtieri, intervistato da Fabio Fazio nella trasmissione televisiva Che Tempo Che Fa, solo di un inizio. Infatti i 25 miliardi con i decreti che seguiranno nei prossimi mesi arriveranno, secondo il ministro, ad un totale di circa 350 miliardi. Così, precisa Gualtieri, si arriverebbe ad una cifra equivalente ai 550 miliardi stanziati dalla Germania per quanto riguarda il suo valore in percentuale sul PIL. Nel frattempo sempre più analisti ed esperti si dicono convinti che l’emergenza in Italia andrà ben oltre il 3 aprile.
Sospensione delle tasse per imprese e famiglie
Secondo il nuovo decreto saranno sospesi i pagamenti delle rate dei mutui per la prima casa. Tale misura sarà valida anche per le imprese con partita IVA che stanno finendo di pagare la loro prima sede. Tutti i versamenti fiscali saranno sospesi fino al 31 maggio per i cittadini, le famiglie e le imprese in difficoltà, senza bisogno di presentare l’ISEE. Per le aziende con ricavi superiori ai 2 milioni di euro annui la sospensione varrà solo fino al 20 marzo. Tuttavvia, le imprese private che mostrano un calo del fatturato almeno del 33%, la cui causa è attribuibile al coronavirus, potranno beneficiare dell’esenzione prolungata fino al 31 maggio.
Al termine della scadenza del 31 maggio, comunque, imprese e cittadini dovranno pagare, probabilmente in misura ridotta, le tasse arretrate. Sarà possibile eseguire un versamento unico o dividere l’importo in 5 rate. Saranno sospesi anche i contributi INPS, a carico del datore di lavoro, per i lavoratori domestici, ovvero quelli come colf, badanti, baby sitter e così via.
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I servizi straordinari di welfare e supporto alle imprese
I lavoratori in congedo straordinario riceveranno almeno la metà del normale stipendio, indipendentemente dai lavori che saranno svolti durante il periodo di permesso. Il nuovo decreto va incontro in modo particolare ai genitori con figli piccoli, ovvero di età inferiore ai 12 anni, o disabili. Per loro sarà previsto un indennizzo per il mese di marzo, il quale però non potrà essere assegnato ad entrambi i tutori. Inoltre, ai lavoratori con figli piccoli o disabili che devono andare a lavoro sarà garantito un buono di 600 euro per avere il servizio di una babysitter, sotto forma di voucher. Questo sarà invece di 1.000 euro per chi lavora nel campo della sanità.
La cassa integrazione con deroga, destinata ai dipendenti di imprese che hanno visto ridotto il loro orario di lavoro e stipendio a causa di una crisi aziendale, sarà estesa a tutti i settori ed anche alle società con meno di 6 dipendenti, per le quali prima non era prevista. Per essa sono stati stanziati 5 miliardi di euro in più. Inoltre, sarà facilitato l’accesso alla cassa integrazione ordinaria, con l’introduzione di una causale unica, ovvero emergenza Covid-19. Ai lavoratori indipendenti, invece, potrà essere assegnato, facendo prima richiesta, un indennizzo di 600 euro per il mese di marzo. Inoltre, sono stati stanziati, dai 25 miliardi, 3 miliardi di euro a sostengno delle piccole e medie imprese. Inoltre, lo Stato si è accordato con le banche, che garantiranno alle aziende fino a 10 miliardi di euro in prestiti agevolati.
Ai lavoratori che a marzo 2020 si sono dovuti recare sul posto di lavoro sarà dato un premio di 100 euro, che avranno assieme al loro prossimo stipendio. Tale misura vale solo per chi ha un reddito uguale o inferiore ai 40.000 euro l’anno.
Le altre misure speciali
Sarà possibile accedere in modo più facile al fondo di indennizzo per i risparmiatori colpiti dalle crisi bancarie. Il termine massimo per essere inseriti fra i beneficiari di tale fondo è stato esteso fino al 18 giugno. Sarà distribuito un capitale complessivo di 50 milioni di euro fra le aziende che si occupano di produrre oggetti utili al contrasto dell’epidemia, come mascherine e macchinari per la respirazione artificiale. Il capo della protezione civile avrà l’autorità di sequestrare, in via temporanea, presidi sanitari e medico-chirurgici se lo riterrà necessario. I prefetti, invece, potranno, se necessario, requisire le strutture, come gli alberghi, adatte ad allestire un ospedale provvisorio.
Il nuovo decreto, come era già stato reso noto dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, prevede anche l’istituzione di un commissario speciale per gestire l’emergenza. Tale ruolo sarà ricoperto dal CEO di Invitalia, Domenico Arcuri, di formazione economista. Egli avrà il potere di requisire tutti i beni, mobili o immobili, che reputerà necessari a fronteggiare l’emergenza.
Saranno integrati 320 medici ed infermieri militari, attraverso l’arruolamento temporaneo, a scadenza di un anno, di membri del personale medico italiano. Le cliniche private saranno obbligate per legge a fornire le loro strutture ed il loro personale per fronteggiare l’emergenza. Gli stipendi, tuttavia, saranno pagati dalle Regioni.