UE-5G, possibili pericoli da società extra europee
Nella giornata odierna, la Commissione europea ha presentato un report prodotto dal gruppo di cooperazione istituito dalla direttiva 1148/2016, più conosciuta come direttiva NIS. Con questo report, Commissione europea, Enisa e Stati membri hanno valutato il livello di rischio per le reti mobili di nuova generazione (5G) in riferimento a due macroaree: 1) innovazioni tecnologiche; 2) il ruolo dei fornitori nel costruire e gestire le reti e il grado di dipendenza. Su quest’ultimo aspetto il report presenta delle criticità nei riguardi di fornitori e sub-fornitori che possano essere soggetti di interferenza e pressioni da parte di un paese non europeo. La minaccia considerata più importante riguarderebbe una forte esposizione agli attacchi da parte di cyber-criminali, che potrebbe sfruttare falle di sicurezza provenienti da processi di sviluppo software meno attenti a livello dei fornitori. A rischio di tali attacchi sarebbero sia le reti infrastrutturali di rete che i dispositivi in mano all’utente finale. Seppur non direttamente citati, i riferimenti a Huawei e Cina sono comunque chiari.
Siria, le reazioni internazionali all’operazione militare turca
La notizia di ieri dell’operazione “Peace Spring” con la quale il presidente turco Erdogan ha dato inizio all’offensiva nel nord-est della Siria, per colpire la popolazione curda, ha avuto un importante seguito a livello internazionale. Se da un lato, il segretario della NATO Jens Stoltenberg, in attesa dell’incontro di domani in Turchia, si augura “un’azione misurata e proporzionata che non metta a repentaglio la lotta contro l’ISIS”, dall’altro lato le condanne sono plurime. Da Israele dove il premier Netnyahu condanna con forza l’invasione paventando la possibilità di una “pulizia etnica dei curdi”, agli USA con Donald Trump che su Twitter avverte che: “Se la Turchia non agirà secondo le regole sarà colpita molto duramente con delle sanzioni economiche”. La Russia con le parole del ministro degli Esteri Sergej Lavrov ha criticato l’operato americano in quell’area sottolineando che comunque promuoverà il dialogo tra Siria e Turchia. Alla reazione del presidente uscente della Commissione Juncker, che ha minacciato la possibilità di tagliare i finanziamenti ad Ankara, il presidente Erdogan ha risposto che in caso di ostacoli da parte di paesi europei potrebbe aprire le porte ai quasi 4 milioni di migranti siriani. L’Italia ha espresso la sua preoccupazione con le parole del Ministro degli Esteri Luigi Di Maio, che ha inoltre convocato l’ambasciatore turco a colloquio.
Commissione von der Leyen, bocciata la francese Goulard
Le commissioni Industria e Mercato interno del Parlamento europeo, votando a scrutinio segreto, hanno bocciato la candidata francese Sylvie Goulard. Alla bocciatura dell’ex ministra della difesa francese ha pesato l’accusa di utilizzo di fondi anomali europei per lavori non documentati e, per le indagini dell’antifrode comunitaria Olaf di Bruxellese e della magistratura francese, tuttora in corso. La notizia è stata accolta polemicamente dall’inquilino dell’Eliseo Emmanuel Macron che ha tuonato contro gli europarlamentari accusandoli di “risentimento e meschinità”.
Dazi USA, ecco i prodotti italiani colpiti
È stata pubblicata sul Federal Register la black list dei prodotti che dal 18 ottobre saranno colpiti dai dazi voluti da Trump, che colpiranno complessivamente beni europei per un valore di 7,5 miliardi di dollari. Questi beni potrebbero però cambiare in base alla regola del “carousel retaliation” in base alla quale, l’amministrazione americana potrà modificare periodicamente la lista dei dazi e delle percentuali. I prodotti italiani, che al momento verranno colpiti da un aumento del 25%, sono: Parmigiano Reggiano, Grana Padano, Gorgonzola e altri prodotti caseari, salumi quali salami e mortadelle, crostacei, molluschi, agrumi, succhi e liquori.