USA: la Camera approva l’impeachment
Il Presidente americano è stato messo in stato d’accusa con la procedura di impeachment dalla Camera che ha approvato due accuse: abuso di potere per aver ricattato l’Ucraina chiedendo favori politici e personali in cambio di aiuti militari ed ostruzione del Congresso, per aver rifiutato di consegnare ogni documento e di permettere ogni testimonianza richiesta dai parlamentari nelle loro indagini.
Tocca ora al Senato dove, a gennaio, verrà tenuto il processo vero e proprio e dove è prevista l’assoluzione per Trump data la maggioranza repubblicana di cui gode in quella sede.
Donald Trump entra nella storia come il terzo presidente Usa messo in stato di accusa con la procedura di impeachment, prima di lui sono finiti a giudizio: Andrew Johnson nel 1868 e Bill Clinton nel 1988 entrambi assolti poi in Senato.
Russia: sparatoria davanti alla sede dei servizi federali di sicurezza
Un uomo, ancora non identificato, ha aperto il fuoco con un kalashnikov nei pressi della Lubjanka di Mosca sede dei Servizi Federali di Sicurezza portando alla morte di tre membri del servizio di sicurezza; con lui altri due attentatori. Dopo aver tentato la fuga i tre attentatori sono stati uccisi dai servizi di sicurezza.
L’attacco è avvenuto nel giorno della conferenza di fine anno del presidente russo Vladimir Putin.
Fca – Psa: approvato l’accordo di fusione
Con l’accordo di fusione raggiunto da Fiat Chrysler Automobilies e Peugeot Société Anonyme nasce il quarto costruttore automobilistico al mondo in termini di volumi e il terzo in base al fatturato con vendite annuali di 8,7 milioni di veicoli e ricavi congiunti di quasi 170 miliardi di euro. Il gruppo si pone come obiettivo la mobilità sostenibile con lo sviluppo di competenze all’avanguardia nel campo dei veicoli alimentati da energia alternativa e dalla guida autonoma e connessa.
L’operazione sarà chiusa in 12-15 mesi, dopo l’approvazione degli azionisti delle due società nelle assemblee straordinarie e il via libera dell’antitrust.
Intesa Sanpaolo entra nel capitale di Nexi
Intesa Sanpaolo entra nel capitale di Nexi, con una quota del 9,9%. L’accordo strategico riguarda i sistemi di pagamento e prevede in particolare il trasferimento a Nexi S.p.A, azienda italiana che offre servizi e infrastrutture per il pagamento digitale per banche, istituzioni e pubblica amministrazione, del ramo aziendale di Intesa Sanpaolo per l’attività appunto di acquiring.
Il trasferimento del ramo di azienda avverrà per mezzo del conferimento a una controllata di Nexi per un valore pari a 1.000 milioni di euro. Intesa Sanpaolo venderà a Nexi le azioni ricevute a fronte del conferimento e con parte di tale corrispettivo acquisterà da Mercury UK HoldCo Limited, socio di riferimento di Nexi, azioni di quest’ultima per un ammontare di 653 milioni di euro.