Sparatoria ad Hanau. Il bilancio è di 11 morti e 4 feriti
Nella serata di mercoledì ad Hanau, situata a 25 km da Francoforte in Germania, si sono verificate due sparatorie in locali frequentati dalla comunità turca che hanno portato alla morte di 11 persone e di 4 feriti. Tra le vittime si registrano anche l’autore dell’atto e la madre, ritrovati senza vita nel loro appartamento. La vicenda è stata inquadrata dalla Procura federale tedesca come un “presunto atto di terrorismo” di matrice probabilmente “xenofoba”. Tale tesi è stata avvalorata dai documenti prodotti dall’autore della strage nella quale si afferma la necessità di “annientare alcuni popoli che non si possono espellere dalla Germania”, teorie che avrebbe diffuso anche attraverso video su internet. Forte condanna del gesto è arrivata dalla cancelliera Angela Merkel che ha definito “il razzismo e l’odio un veleno che esiste nella nostra società”. Gesto condannato anche da parte del portavoce del presidente turco Erdogan, Ibrahim Kalin, che ha definito il razzismo come un “cancro collettivo” e auspica il massimo sforzo per far luce su questa vicenda che ha portato alla morte di 5 cittadini di nazionalità turca.
Taranto: 12 domiciliari per appalti alla Marina Militare
Sono 12 le persone coinvolte, di cui due ufficiali e due civili della Marina, nell’inchiesta su 15 appalti che riguardano quasi 5 milioni destinati all’ammodernamento e riparazione di unità della Marina Militare. Secondo le indagini, nel periodo da ottobre a dicembre 2018, sarebbero state pilotate le aggiudicazioni di 15 appalti banditi dall’Arsenale e Stazione Navale della Marina Militare di Taranto. Le accuse riguarderebbero l’associazione per delinquere, corruzione, furto aggravato e turbata libertà degli incanti.
Bilancio Ue: al via il vertice straordinario
Nella giornata odierna si sono riuniti a Bruxelles i 27 leader dei paesi Ue per discutere sulla proposta di bilancio europeo per il Quadro pluriennale 2021-2027. Tale riunione si è resa necessario dopo che, a seguito della bocciatura del Parlamento europeo della proposta del presidente del Consiglio europeo Michel di aumentare ad 1,074% del Pil dell’Unione ritenuto poco ambizioso per i progetti futuri dell’Ue. Al riguardo si sono create due fazioni: da una parte i c.d. frugal four formati da Austria, Paesi Bassi, Svezia e Danimarca i quali chiedono: di mantenere il limite dell’1% al bilancio europeo; mutare la destinazione dei finanziamenti concentrando più risorse verso un’economia innovativa e competitiva, sulle vicende migratorie e di sicurezza e meno per le politiche di coesione e PAC; infine, una gestione più oculata delle spese amministrative e vincolare la spesa a condizione dell’effettiva attuazione degli obiettivi politici a livello dell’Ue e del rispetto dello stato di diritto. Dall’altro lato, 15 paesi dell’Est e Sud Europa, definiti “amici della coesione” tra cui l’Italia, che chiedono di mantenere il livello attuale di fondi per l’agricoltura e coesione. La trattativa per il bilancio europeo è resa ancora più difficile anche per il “Brexit gap”, che porterà un buco di 10-12 miliardi l’anno (75 miliardi per l’intero periodo) e per la modalità di voto richiesta per la sua approvazione, che richiede l’unanimità.
Intesa-Ubi Banca: OPS inaccettabile
In un comunicato del Car è stata all’unimità bollato come “inaccettabile” l’ops di Intesa in quanto “come prospettata, appare ostile, non concordata, non coerente coi valori impliciti di Ubi”. In una intervista a Bloomberg Tv, l’ad di Intesa Sanpaolo Carlo Messina ha dichiarato:
Non so cosa il board deciderà, sono liberi di decidere quel che è meglio per gli azionisti. Ci sono zero probabilità di aumentare il prezzo di offerta […] Continueremo col piano a realizzare i nostri risultati. Sono comunque positivo su questa operazione”.