Governo: primo incontro M5S-PD
Questo pomeriggio è avvenuto l’incontro tra i capigruppo dei due partiti alla Camera. Ciò che è emerso è che “non vi sono problemi insormontabili”, secondo quanto scritto nell’sms inviato da un membro della delegazione Pd a seguito della riunione. E’ stato inoltre convenuto che, per portare avanti un possibile accordo da presentare martedì al presidente Mattarella, si necessita di un vertire tra i leader dei due partiti, Luigi Di Maio e Nicola Zingaretti, per approfondire i singoli temi.
Un ostacolo emerso, ma non insormontabile, riguarda le rispettive proposte circa il taglio dei parlamentari. La proposta di M5s è il ddl con il taglio secco di deputati (da 630 a 400) e di senatori (da 315 a 200) a cui manca solo un voto, quello dell’aula della Camera. La delegazione del Pd ha detto di essere favorevole a un taglio complessivo dei parlamentari.
Entrambi i partiti, comunque, hanno parlato di un clima costruttivo e positivo e che fa ben sperare sulle prospettive future.
Ocean Viking: migranti accolti da 6 Paesi
Il premier maltese Joseph Muscat su Twitter ha annunciato l’accordo per lo sbarco dei 356 migranti a bordo della Ocean Viking: “Malta trasferirà queste persone su navi militari maltesi in acque internazionali e le porterà a terra. Tutti i migranti saranno distribuiti in altri Paesi europei: Francia, Germania Irlanda, Lussemburgo, Portogallo e Romania. Nessuno resterà a Malta”.
L’accordo sembra essere stato trovato dopo trattative con la Commissione Europea e Francia e Germania.
Emergenza Amazzonia: non si placano le fiamme
L’Amazzonia bruciata dagli incendi rappresenta una priorità, “una situazione di grave emergenza” che deve essere discussa al G7. Lo afferma la cancelliera tedesca Angela Merkel, rilanciando il pensiero del collega Macron. Anche la Commissione europea è “seriamente preoccupata” per gli incendi in corso in Amazzonia.
Bolsonaro ha ammesso che i proprietari agricoli potrebbero essere responsabili dell’ondata di incendi forestali nel paese – con un aumento dell’82% da gennaio al 18 agosto scorso, rispetto allo stesso periodo del 2018 – ma è tornato a dire che “i sospetti principali” muovono verso le ong ambientaliste, anche se non esistono prove che dimostrino la loro colpevolezza.Il fumo prodotto dagli incendi che stanno devastando l’Amazzonia in questi giorni può essere visto persino dallo spazio è, nel frattempo, l’allarme del WWF è chiaro: “A causa della deforestazione, la foresta amazzonica nel territorio brasiliano sta perdendo una superficie equivalente a oltre tre campi da calcio al minuto e siamo sempre più vicini a un punto di non ritorno per quello che, non solo è il più grande serbatoio di biodiversità del Pianeta, ma rappresenta uno dei pilastri degli equilibri climatici.