La città di Milano ha ottenuto nuovamente il titolo di migliore città in Italia per qualità della vita nella classifica stilata dal Sole 24 Ore, che raggiunge con quella di quest’anno la trentesima edizione, occasione nella quale i parametri di giudizio sono stati più che raddoppiati, passando da 42 a 90.
I parametri sono divisi in sei aree: “Ricchezza e consumi”,”Affari e lavoro”, Ambiente e Servizi”, “Demografia e società”, “Giustizia e sicurezza”,”Cultura e tempo libero”.
Il primo posto è stato conquistato quindi grazie a molti fattori, tra cui l’incremento demografico che vede il numero di residenti in crescita stabile dal 2012, uno stile di vita più verde e “smart”, l’offerta culturale, i piani per la periferia e l’efficiente motore imprenditoriale che genera lavoro e ricchezza nella città.
Punto dolente è quello della sicurezza: a Milano si registra un’elevato numero di crimini.
Il nord conquista i piani alti della classifica, Milano viene infatti seguita da Bolzano, Trento e Aosta. Le grandi città migliorano rispetto al 2018:
- Napoli – 88° posto (+13)
- Torino – 33° posto (+5)
- Roma – 18° posto (+3)
- Firenze 15° posto (+7)
Il sud rimane invece ancora legato alle ultime posizioni, con Caltanissetta in fondo alla classifica per la quarta volta consecutiva.
I piani per il futuro della città
Milano vuole diventare sempre più verde e sempre più moderna. Entro il 2030 verranno piantati 3 milioni di alberi e sono previsti nuovi progetti di alto calibro.
Nel quartiere Citylife, dove già sono presenti tre dei più iconici grattacieli della città (Il Dritto, lo Storto, il Curvo), nascerà uno dei primi progetti di Bjarke Ingels (il fondatore di BIG) in Italia: due edifici in vetro rivestiti di pannelli solari che si svilupperanno in orizzontale, i quali diventeranno un vero portale per il quartiere. I lavori dovrebbero partire l’anno prossimo e terminare nel 2023.