Relativamente all’ultima rilevazione del 2018, il valore aggiunto generato dall’economia non osservata si è attestato a poco più di €211 miliardi, in flessione del -1,3% rispetto all’anno precedente.
Ma cosa si intende con economia non osservata?
Questa è costituita dalle attività economiche di mercato che, per vari motivi, sfuggono all’osservazione diretta. Essa comprende l’economia sommersa formata da sottodichiarazione (o evasione fiscale) e lavoro irregolare, e dalle attività illegali come vendita, distribuzione o possesso di beni e servizi proibiti dalla legge.
In rapporto con il Pil, l’economia non osservata si attesta all’11,9%, in lieve decremento negli anni dopo aver toccato il suo picco massimo nel 2014 al 13%.
Relativamente all’economia sommersa, inoltre, l’Istat riporta come questa sia molto comune in settori la cui produzione è rivolta al consumo finale. Tra questi i principali sono: Commercio, trasporti e magazzinaggio, attività di alloggio e ristorazione (40,3%), servizi alle imprese (12,7%) e altri servizi alle persone (12,0%).