Una grande petroliera iraniana, di proprietà della National Iranian Tanker Company, è stata colpita da due esplosioni mentre si trovava vicino alle coste dell’Arabia Saudita. Il National Iranian Oil Company ha in principio parlato di due missili, in seguito tuttavia è stato precisato che la causa delle esplosioni ancora non è chiara. Sull’imbarcazione non ci sono stati, secondo i media iraniani, né morti né feriti gravi ma i serbatoi che contenevano il greggio sono stati compromessi. Quasi tutto il carico è finito nel Mar Rosso, avviandosi anche a causare danni ambientali non da poco.
La versione dei media iraniani
Secondo i giornalisti iraniani si è trattato di un atto terroristico, anche se non si è parlato di nessun possibile colpevole. In verità le cause dell’esplosione potrebbero essere anche state interne. La tensione fra Arabia Saudita, vicino alla quale la petroliera stava passando, e l’Iran potrebbe essere il motivo per cui i media iraniani hanno pensato con tanta facilità ad un attacco.
La nave si trovava a circa 100km al largo di Gedda, città al sud dell’Arabia Saudita. Sembra difficile credere che si sia trattato di un attacco pianificato dai sauditi. Tuttavia non sarebbe assurdo, infatti questa vicenda sta portando ad un aumento del prezzo del petrolio, il che è negli interessi del governo di Riyad.
Il prezzo del petrolio
La causa delle esplosioni non è certa, quel che è certo però è che questa vicenda sta portando ad un significativo aumento del prezzo del petrolio, che è aumentato del 2% arrivando a 54 dollari a barile. Anche il Brent è salito, superando la quota di 60 dollari.