Il famoso social network Twitter bloccherà la possibilità di sponsorizzare tweet che contengono messaggi politici o legati a campagne elettorali. Lo ha annunciato, il 30 ottobre 2019, il CEO e co-fondatore della piattaforma, Jack Dorsey, il quale ha precisato che il divieto entrerà in vigore entro il 22 novembre. La misura contro i tweet politici sarà estesa in tutto il mondo.
I motivi della scelta
La decisione di Dorsey di vietare la sponsorizzazione di post politici, rinunciando a milioni di dollari di entrate, è collegata alle recenti inchieste riguardo a veri e propri programmi, soprattutto da parte della destra radicale, per manipolare l’opinione pubblica attraverso le notizie false sui social. Infatti, attraverso la pubblicità sulle piattaforme, è possibile non solo rendere i post pubblicati più visibili ma anche indirizzarli verso un target mirato, potendo così spingere sulle paure e gli interessi particolari di ognuno a fine propagandistico. Questa, secondo Dorsey, <<non è libertà di espressione>> ma manipolazione dei consensi e chiusura della politica a chi ha meno capitali da investire.
<<Non si tratta di libertà di espressione>>
sono le parole utilizzate da Dorsey, che si pongono come risposta alle ultime dichiarazioni di Mark Zuckemberg, CEO e fondatore di Facebook nonché proprietario di Instagram. Zuckemberg, durante un discorso alla Georgetown University, aveva difeso la sponsorizzazione di post politici sulle sue piattaforme dicendo che si tratta di libertà d’espressione. Dorsey ha fatto presente, in una serie di tweet, come secondo lui la diffusione di notizie false e di post che fanno riferimento a false credenze istigando all’odio non hanno niente a che vedere con la libertà d’espressione ma si tratta di un pericolo per la democrazia.
I nuovi limiti dei politici su Twitter
I tweet dei politici o a sfondo politico su Twitter non saranno censurati, precisa Dorsey, ma sarà solo impossibile sponsorizzarli per aumentarne la diffusione o targettizzarli. Inoltre, come aggiunta alla misura già adottata dal social network contro le notizie false, i tweet riconosciuti come di incitamento all’odio o alla violenza non potranno essere condivisi né commentati tuttavia non saranno rimossi a meno che non contengano esplicite falsità.
La reazione di Wall Street
Il CEO di Twitter, nel prendere la decisione di rinunciare alla sponsorizzazione di tweet politici con le relative entrate, era di sicuro cosciente del fatto che il mercato finanziario non avrebbe accolto la notizia con entusiasmo. Dopo l’annuncio di Dorsey sui nuovi limiti per gli utenti Twitter, la società ha perso circa il 2% in Borsa, risultato negativo replicato anche il giorno successivo (31 ottobre 2019).
La scelta di Dorsey è coraggiosa, considerando che da settembre la sua società ha già perso quasi il 40% del suo valore.