Il settore della moda di lusso sta vivendo un’espansione esplosiva, questo ci dicono i dati. Le difficoltà economiche mondiali e i tumulti politici che stanno avendo luogo in diverse parti del globo non sembrano aver particolarmente intaccato le vendite dei colossi dell’abbigliamento di lusso, che continuano imperterriti la loro crescita verticale e non smettono di porsi obiettivi sempre più ambiziosi.
I Dati
Davanti a tutti i giganti della moda ci sono Hermès, la nota azienda francese che opera principalmente nel settore della pelletteria, Kering, il gruppo proprietario di diversi nomi illustri quali Gucci o Yves Saint Laurent, e Moncler, la maison italiana conosciuta in particolar modo per la produzione dei famosi piumini.
Da gennaio a settembre Kering ha fatturato un totale di 11,7 miliardi di Euro, ottenendo così un +17% rispetto al medesimo arco di tempo nel 2018 e un aumento del prezzo per azione del 26,4%, il che porta ad una capitalizzazione totale di 66,17 miliardi di Euro.
Risultati superbi anche per Hermès che registra ricavi pari a 5,02 miliardi di Euro, del 16%, maggiori rispetto l’anno precedente. Anche gli investitori sono rimasti pienamente soddisfatti dai risultato ottenuti, facendo conseguentemente schizzare il titolo a 650 Euro contro i 484,80 del 31 dicembre.
Non da meno è Moncler che arriva a sfiorare il miliardo di Euro di ricavi, con un aumento delle vendite del 16%. Il gruppo guidato da Remo Ruffini, AD ed azionista di maggioranza dal 2003, ha raggiunto una capitalizzazione di 9,07 miliardi di Euro in seguito alla crescita del 23% registrata nel corso di quest’anno. Grazie a questi risultati l’azienda continua a mantenere il primato nella moda tra le aziende controllate da gruppi italiani: la più vicina è Prada con 7 miliardi, seguita da Salvatore Ferragamo, Brunello Cucinelli e Tod’s.
Nonostante il massiccio aumento del numero di aziende operanti nel settore, i dati del 2019 dicono che l’industria del fashion continua comunque a rimanere un settore elitario: il 97% del fatturato mondiale viene incassato da soli 20 gruppi ed ognuno di questi ha registrato un aumento del profitto rispetto al 2017 di almeno 2 miliardi di dollari americani.