Quando vi è la necessità di garantire l’affidabilità e l’incorruttibilità di una determinata transazione vi sono diversi metodi, che si traducono in diverse strutture, che possono essere utili allo scopo. Tali strutture, intese chiaramente come insieme di regole e procedure, possono essere di diverse tipologie e servono per garantire che le regole scelte o comunque accettate dai partecipanti al sistema siano fatte rispettate nella loro interezza ed in maniera continuativa e credibile in modo da ispirare fiducia nei partecipanti al sistema ed incentivare l’affiliazione di nuovi membri. La struttura classica che permette di raggiungere tale scopo è quella che prevede la presenza di una autorità centrale che disciplina i partecipanti al sistema e garantisce che nessuna frode abbia luogo. Maggiore è la legittimazione e la credibilità che tale ente possiede, maggiore sarà la sua efficacia nel governare il sistema. Tale design di struttura è stato, fino all’avvento della Blockchain, il più usato e l’unico in grado di garantire un’efficacia tale da permettere al sistema di prosperare.
Oggi, grazie alla Blockchain, è possibile creare un sistema efficiente e sicuro che sia anche decentralizzato. La decentralizzazione permette di fare a meno di un’autorità centrale! La quale invece garantisce usualmente il corretto funzionamento del sistema. E’ per questa ragione che i Bitcoin non necessitano di una Banca Centrale pur essendo usati come una normale moneta. La cosa sorprendente è che la Blockchain garantisce che le transazioni in Bitcoin abbiano la stessa sicurezza dei trasferimenti in altre valute che invece possono contare su regolamentazioni e strutture IT molto avanzate e costose implementate dalle autorità. In particolare la Blockchain può vantare tutte e quattro insieme le caratteristiche di decentralizzazione, trasparenza, sicurezza e immutabilità. Ed è proprio nel riuscire ad essere un sistema decentralizzato che tuttavia non è costretto a rinunciare alla sicurezza la vera essenza rivoluzionaria della Blockchain. Da un punto di vista più tecnico la struttura della Blockchain si compone di: nodi, blocchi di transazioni, un ledger pubblico ed un hash. Questi elementi, insieme, concorrono a creare una rete peer-to-peer dove i nodi, che sarebbero dei computer o dei server, mantengono una copia del ledger (il libro mastro) sul quale sono “annotate” le informazioni relative a tutte le transazioni mentre l’hash è l’algoritmo che trasforma queste informazioni in un codice unico, irripetibile ed irreversibile (cioè da tale codice non si può risalire alle esatte caratteristiche della transazione ma, nello caso specifico del protocollo Bitcoin, solo a due informazioni quali la firma digitale e la marca temporale, anche chiamata timestamp) che è quello che poi viene effettivamente aggiunto al libro mastro. Si vengono così a creare tanti blocchi fatti dall’hash uniti insieme a formare una catena, block chain per l’appunto!
Gli utenti, ecco chi vigila!
La possibilità di avere queste quattro caratteristiche insieme è senza dubbio una vera rivoluzione perché permette ad un insieme di soggetti che non hanno la possibilità di controllarsi tra loro di creare un archivio di dati inalterabili ed immodificabili sulla base del quale regolare i rapporti tra i soggetti stessi. Questo è possibile grazie ad internet ed alla possibilità di mantenere in rete, quindi in modo decentralizzato, una serie di dati a cui chiunque disponga di una connessione internet può accede per controllarne la validità e mantenere una copia di dati convalidati (il ledger) per evitare successivi errori. Quando una transazione deve essere approvata vengono confrontati i dati sul registro pubblico, alias ledger, con quelli forniti nella transazione e, se la transazione ottiene l’approvazione della maggioranza (o un numero specificato) dei soggetti aderenti al sistema e dunque viene validata, la nuova transazione può essere aggiunta alla catena e, solo a questo punto, ha luogo la transazione. Tale processo permette di evitare frodi, nelle quali, ad esempio, una stessa somma viene spesa due volte o un bene viene venduto contemporaneamente a due soggetti diversi.
E’ proprio grazie a questo sistema che Bitcoin ha potuto raggiungere, per un limitato ma pur sempre significativo lasso di tempo, il valore di oltre diciannovemila dollari l’uno. La vera novità è, infatti, che il valore del Bitcoin e le transazioni ad oggetto Bitcoin non sono garantite dall’autorevolezza di alcuna entità centrale, il cui compito dovrebbe essere controllare la legittimità delle parti a effettuare le varie transazioni e impedire le frodi, generando in questo modo un sistema solido e affidabile in cui la moneta può svolgere il suo ruolo di mezzo di pagamento ed acquistare, di conseguenza, valore.
Ma quali sono i campi in cui è possibile immaginare o è già implementato l’uso della Blockchain?
- Qualcuno parla di Blockchain come nuovo metodo per rendere la nostra democrazia una realtà molto più partecipativa di quella che si osserva oggi. Tramite la Blockchain, infatti, si potrebbe dar luogo ad elezioni in cui gli unici strumenti richiesti per il loro svolgimento sarebbero un accesso ad internet diffuso in modo capillare e i cittadini. Tale sistema si è dimostrato essere efficiente in termini di costi, il conteggio dei voti può essere controllato da tutti, è possibile votare da remoto e, soprattutto, offre una trasparenza e una sicurezza che solo la Blockchain può assicurare.
- La Blockchain può essere usata nel settore banking and finance (dagli intermediari finanziari “tradizionali”) dove potrebbe garantire un risparmio di 20 mld di dollari l’anno per tutto il comparto. Ancora una volta viene sfruttata la solidità e l’affidabilità della Blockchain per garantire i trasferimenti di ricchezza da un soggetto ad un altro senza furti o errori.
- La Cybersecurity è un altro naturale settore in cui la Blockchain può esprimere le sue potenzialità, infatti sebbene i registri siano pubblici i dati all’interno della stessa vengono scambiati utilizzando tecniche avanzate di cifratura.
- Perfino le scuole possono servirsi della Blockchain per validare i titoli di studio dei propri alunni, assicurandone la validità nei confronti di terzi in modo semplice ed economico.
- Ancora, l’internet of things è un interessantissimo campo dove poter sfruttare la Blockchain che in questo caso servirebbe come hub virtuale in cui le comunicazioni tra i vari sistemi elettronici si integrano e si convalidano senza bisogno di un sistema centrale che le orchestri.
- Vi è addirittura una startup israeliana che usa la Blockchain per creare un network di car-sharing in cui per pagare il “passaggio” in auto si usa una moneta coniata dalla start-app stessa e che chiaramente si serve delle virtù del sistema Blockchain per validare le transazioni.
- Ovviamente, anche per lo scambio di azioni (titoli mobiliari) vi è una possibile, e già implementata, applicazione della tecnologia Blockchain.
Infine, qualsiasi sistema che necessita delle caratteristiche di cui al primo paragrafo può essere implementato grazie alla blockchain, dunque, vi è ancora molto spazio per suoi usi innovativi e inaspettati!
There is no such thing as a free lunch, kiddo!
Per concludere, questi esempi dimostrano inequivocabilmente che la Blockchain, creata grazie alla tecnologia digitale e resa operativa dalla potenza di calcolo dei computer, ci permette di immaginare un mondo più trasparente ed equo nel quale non siano necessari enti super-partes dotati del potere di annullare il singolo. La Blockchain permette di creare un mondo in cui tutti sono alla pari e tutti in maniera responsabile e consapevole possono partecipare attivamente al sistema. Tuttavia questo non succederà a costo zero. Due cose sono fondamentali affinché tale struttura possa funzionare: partecipazione e fiducia. Ma non solo, è necessaria anche la capacità di responsabilizzare il singolo e fargli abbracciare senza esitazione i valori fondanti del sistema; valori quali l’integrità e il rispetto reciproco fino a comprendere che, come un vecchio detto cinese afferma: “una gocciolina da sola è nulla ma senza gocce il mare non potrebbe esistere”. Io aggiungerei: alcune goccioline ne sono consce e ne traggono orgoglio.
Dunque senza questi valori fondanti l’intero sistema rischia di implodere e far diventare la Blockchain una innovativa, quasi futuristica, automobile abbandonata in garage.