Come tutti gli italiani sanno, il vino non è un semplice succo d’uva fermentato, ma un prodotto con dietro tanto lavoro e tantissima cultura. L’Italia ha un territorio particolarmente votato alla coltivazione della vite, producendo anno dopo anno prodotti premiati e di altissimo livello qualitativo, sempre più apprezzati all’estero dai consumatori, ma anche dai collezionisti di bottiglie di pregio.
Dati dell’export.
Nel 2017 l’export dei vini italiani nel 2017 ha superato tutti i dati precedenti, fissando il record a circa 6 miliardi di euro con un incremento del 7%, in forza della crescente domanda da parte di Russia (+47% di cui circa il 32% solo di spumanti) e di Cina (+27%). Inoltre siamo primi al mondo per quantità prodotta, con circa 40 milioni di ettolitri (Fonte Coldiretti), superando perfino la Francia. Il confronto ci vede tuttavia sfavorevoli in termini di flussi economi in entrata, in quanto il prezzo della bottiglia francese media è nettamente superiore a quello italiano. (fonte La Stampa)
Cosa influisce sul prezzo del vino ?
Qui il discorso si rapporta a molteplici variabili, tra le principali che impattano in modo significativo il prezzo troviamo:
- Le annate: ogni anno i consorzi dei vari vitigni assegnano un “rating” identificato in stelle. La massima per qualità d’uva è l’annata 5 stelle, come la 2016 per il Barolo (Nebbiolo) ed il Brunello di Montalcino (Sangiovese), che invece per l’anno dopo è stata di 3 stelle. Quindi a distanza di un anno i prezzi sono notevolmente differenti per alcune bottiglie, anche se le bottiglie dei vini prima proposti si affacciano al mercato oltre i 3 anni della produzione delle uve, quindi questo effetto si noterà successivamente.
- Il produttore: anche in questo ambito il marchio fa la differenza, tuttavia non deve essere sinonimo di qualità indiscutibile, ma chi in toscana non ha mai sentito parlare di Sassicaia ? aldilà dell’annata difficilmente il prezzo scenderà sotto i 100 euro a bottiglia.
- L’invecchiamento: si è sempre sentito dire che più il vino invecchia e più migliora, ma non è sempre vero. Un vino adatto all’invecchiamento, con un passato in sosta all’interno di botti di rovere, raggiungerà un punto della sua vita (stato evolutivo) dove si definisce maturo, superato questo il vino inizierà a perdere qualità (alcuni Baroli possono raggiungere lo stato di maturazione oltre i 20 anni). In base all’annata una bottiglia con costo di uscita di 120 euro può valere sul mercato oltre i 500 se ovviamente in perfetto stato di conservazione, nasce allora l’idea del vino da investimento. Prendiamo per esempio Barolo Giacomo Conterno annata ’82 (5 stelle), il prezzo medio a bottiglia si aggira intorno ai 1286 euro, mentre il prodotto del 2010 vale circa 330 euro direttamente dal produttore. Facendo un breve confronto con la Francia un Domaine de la Romanèe-Conti (Borgogna) del 2001 oggi vale ben oltre i 11.000 euro.
Vini da investimento, rendimento.
Proviamo a confrontare il prezzo della stessa “etichetta” di vino con altre di annate di identica valutazione, in un intervallo di tempo significativo e calcolare la variazione dei prezzi in percentuale.
Vini Italiani:
- Barolo Giacomo Conterno Monfortino:
annata 1982 – 1286 euro;
annata 2010 – 330 euro;
incremento del prezzo in 28 anni di circa il 290%, quindi 5% annuo.
- Amarone classico riserva Giuseppe Quintarelli
annata 1995 – 970 euro;
annata 2007 – 400 euro;
incremento in 12 anni circa 140%, incremento annuo circa 7.5% - Brunello di Montalcino Biondi Santi Tenuta il Greppo Riserva
annata 1990 – 870 euro;
annata 2008 – 270 euro;
incremento in 18 anni circa 220%, incremento annuo circa 6.5%.
Vini Francesi: (prezzi decisamente meno accessibili ma l’incremento del prezzo generalmente è più veloce)
- Château Petrus
annata 2009 – 3300 euro;
annata 2000 – 4500 euro;
in 9 anni incremento di 1200 euro, cioè circa 36% e 3.5% annuo. - Château Margaux
annata 2013 – 350 euro;
annata 2000 – 1150 euro;
in 13 anni incremento del 228%, cioè 9.6% annuo. Château Margaux 1787 è tra le prime 10 bottiglie più costose al mondo con un valore di 165 mila euro. (fonte panaroma)
(prezzi fonte wine.searched.com).
Per il calcolo dell’incremento annuale si è usata la formula:
dove f è il valore finale, i il valore iniziale, a gli anni.
Collezionismo
Bottiglie ormai introvabili sul mercato, di grande pregio o extra-datate come nell’ultimo riferimento trovano sbocco non più sul mercato dell’alta ristorazione bensì dai collezionisti, ne sono esempio:
- Cabernet di Screaming Eagle 1992, rosso californiano venduto all’asta per 228.228 dollari.
- Bordeaux di Château Mounton Rothschild 1945, bottiglia di pregio e di grande valore, l’annata 1945 è la migliore dello scorso secolo, prezzo di vendita 84 mila euro.
- Château Lafite 1787 detenuta precedentemente dal Presidente Thomas Jefferson, euro 117500.