Dal ’95 a oggi “la scarpa che respira” ha fatto passi da gigante. La Geox (dalla parola greca geo, terra), fondata da Mario Poletti Polegato nel 1992 nella città di Montebelluna, in Veneto, oggi può vantare diecimila negozi multimarca nel mondo e mille monomarca. Con una vocazione spiccata per l’internazionalizzazione, Geox deve più del 70% dei suoi ricavi dai negozi all’estero. Presente in più di 110 paesi, la società italiana, solo nel 2017, ha registrato ricavi per 884,5 milioni di euro, con ben 35 brevetti diversi.
L’idea di Geox
L’idea alla base della “scarpa che respira”, che ben presto si è rivelata come una vera e propria Disruptive Innovation (se non sai cosa si intende per Disruptive Innovation clicca qui), la si deve a Mario Poletti Polegato. Questa risale ad un viaggio in Nevada con la famiglia. Durante la permanenza negli Stati Uniti, Mr. Geox ebbe l’intuizione di ovviare al surriscaldamento dei piedi dopo lunghe camminate apportando due fori nelle suole di gomma delle calzature.
Il debutto
Nel 1995 la Società fa il suo primo ingresso nel mercato con una collezione per bambini, l’X Factor, all’inizio distribuita quasi solo in Italia. La combinazione di brevetto e stile italiano porterà i prodotti Geox ad avere, fin da subito, un grande successo in patria. Dopo i primi successi, fra il 2000 ed il 2003, la società inizierà una grande campagna commerciale per iniziare ad espandersi a livello internazionale. Dopo le scarpe arrivò anche la giacca traspirante, ed a seguire diversi modelli di trench. Oggi è quasi impossibile negare la lungimiranza della gestione di Polegato.
I motivi del successo
Il segreto dell’ascesa di Geox è dovuto a molteplici fattori. Da una parte c’è la forte spinta verso l’innovazione, per la quale Geox investe sempre, ogni anno, il 2% del fatturato in ricerca e sviluppo. Dall’altra c’è l’impegno per l’ecosostenibilità, con la produzione di calzature a basso impatto ambientale, sia per materiali che per lavorazioni in pelli naturali e suole in gomma. Questo è testimoniato dall’ultimo progetto della società di Polegato, “NewDo”. Inoltre la società deve il suo successo all’occhio attento ai desideri delle nuove generazioni e ad una grande attenzione alla qualità.
I progetti per il futuro
Negozi mirati, controllo della produzione, investimenti sul digitale e nuovi prodotti di alta gamma dovrebbero permettere alla Geox, a fine 2018, di superare quota 1 miliardo di euro di fatturato annuo. Un simile risultato permetterà anche alla redditività della società di risalire tra il 10 e l’11% (dal 7,1% del 2015). La politica alla base dell’azienda italiana resta la stessa con cui è stata fondata, ovvero una forte e continua spinta verso l’innovazione dei prodotti e della distribuzione.