Nel 1981 è stata fondata l’azienda che, senza alcun dubbio, ha rivoluzionato il mondo delle informazioni e della diffusione dei dati finanziari: la Bloomberg LP.
Michael Bloomberg, da cui prende il nome l’omonima società, è il fondatore e CEO della stessa. Figura di spicco ben nota negli Stati Uniti: 108° sindaco di New York, noto filantropo, nonché l’ottavo uomo più ricco del mondo (nel 2016) secondo la classifica annuale stilata dalla celeberrima rivista americana Forbes, vantando un patrimonio di 42.8 miliardi di dollari.
Il periodo storico in cui si colloca la nascita della Bloomberg LP è di fondamentale importanza per capire come l’idea, o meglio l’astuta intuizione, del fondatore di voler fornire informazioni trasparenti e immediate si collocasse a pennello davanti alla necessità evidente di quel periodo, in cui le informazioni finanziarie erano lacunose e lo scambio di esse avveniva molto lentamente. Sicuramente a questa sua intenzione, tramutatasi dopo poco in un progetto concreto, sono state fondamentali le sue competenze acquisite grazie ai suoi importanti studi (Master in Business Administration ad Harvard, 1966) e all’esperienza lavorativa presso la Salomon Brothers.
Presso la famosa banca acquisì, oltre a importanti conoscenze e competenze, anche considerevoli disponibilità economiche (grazie per esempio alla buona uscita di circa 10 milioni di dollari ricevuta dalla società), che gli permisero di portare avanti e concretizzare le sue ambiziose lunghe vedute.
Merryl Linch fu la prima banca a credere nel progetto nonché il primo cliente.
Ordinò il primo prototipo del Bloomberg’s MasterMarket Terminals, programmato per fornire informazioni in tempo reale delle quotazioni di borsa, quando questo ancora non era stato assemblato né completato. Rispettando i tempi di scadenza previsti, riuscirono a portare a termine e a realizzare l’ordine lavorando al prototipo giorno e notte ininterrottamente. Lo strumento riscosse un importante successo, tanto che la stessa banca ordinò subito altri 22 terminali e investì inoltre nell’azienda neonata detenendone una quota pari al 30%.
Michael Bloomberg solo nel 2008 riacquistò interamente la quota di partecipazione di Merryl Linch, conferendo all’azienda un valore complessivo di circa 43 miliardi di dollari.
Nel 2014 il fatturato della più che consolidata azienda di Bloomberg si aggirava attorno ai 9 miliardi di dollari, contando più di 16.000 impiegati.
La sede principale di New York, presso la “Bloomberg Tower”, si può definire il centro nevralgico dei dati finanziari americani e mondiali.
È inoltre interessante sottolineare la caratteristica principale della Bloomberg LP, ovvero che questa si può considerare una “private company”, estremamente controcorrente rispetto al mercato americano e inglese nei quali la tendenza a trasformare le grandi aziende in “public companies” è praticamente un must.
Il concetto di public company sta nel fatto di riuscire a mantenere il controllo dell’azienda anche con una quota di partecipazione societaria pari al 10-15% (spesso e volentieri anche inferiore); ciò è reso possibile dalla grande frammentazione del patrimonio, che viene detenuto da una molteplicità di investitori che non riescono (né talvolta vogliono) eguagliare la quota di partecipazione di maggioranza unitariamente.
Michael Bloomberg infatti, al contrario dalla prassi anglofona, detiene la quota principale della sua azienda per un valore complessivo di circa l’88%.
Con gli anni l’assortimento dei servizi e delle offerte si è andato ad infoltire, arricchendo così l’azienda.
Alcuni esempi di questi servizi distintivi sono la Bloomberg Radio, la Blooomberg Television, la Bloomberg Business Week, ma non solo, avendo anche inaugurato ed introdotto, oltre al particolare occhio di riguardo sul mondo dei mercati finanziari, anche altri focus quali Blooomberg Government, Bloomberg Law e Bloomberg News.
Non da meno, va ricordata l’importanza capillare del sito www.bloomberg.com, che colleziona un po’ tutto ciò che concerne le attività del colosso delle informazioni finanziare, selezionando inoltre articoli di rilievo e di particolare interesse. Il sito è costantemente aggiornato e, chiaramente, non possono mancare al suo interno i vari collegamenti sui mercati finanziari mondiali.
Il portale di Bloomberg offre, oltre ad un ampio range di informazioni e dati, strumenti di analisi finanziaria e anche hardware predisposti e creati appositamente per soddisfare le esigenze dei clienti, come ad esempio monitor e tastiere. Insomma, un punto di riferimento per quando riguarda l’ambito dei mass media di settore.
Con il mondo di oggi, con notizie che circolano in modo rapido e continuo e telegiornali che trasmettono 24h su 24h, Bloomberg non si è mai fatto lasciare indietro, anzi forse va considerato precursore e pioniere di questa evoluzione.