L’e-commerce è un fenomeno di massima rilevanza, che cresce anno dopo anno, con un perimetro di azione sempre meno limitato e circoscritto. Nato come supporto alle transazioni commerciali elettroniche in ambito aziendale, vi si ricorreva, di solito, utilizzando una tecnologia denominata Electronic Data Interchange(EDI). Questa fu introdotta alla fine degli anni settanta per inviare documenti commerciali come ordini d’acquisto o fatture in formato elettronico.
L’e-commerce oggi
Oggi l’e-commerce è diventato un vero e proprio centro commerciale che, a differenza dei negozi tradizionali, si trova ovunque ci sia una connessione Internet. Nel mondo, come rileva lo studio dell’agenzia Ice e del Politecnico di Milano, il mercato on-line ha raggiunto proporzioni da capogiro. L’e-commerce vale fra i 2 e i 3 mila miliardi di dollari per quanto riguarda i prodotti destinati ai consumatori. Il grosso del volume d’affari è dato però dagli scambi fra le imprese, con un valore complessivo di circa 22 mila miliardi di dollari.
L’e-commerce in Italia
In Italia sempre più consumatori acquistano online, attratti da vasti assortimenti, prezzi convenienti e facilità di selezione. La diffusione dello shopping online ha raggiunto l’89,9% della popolazione tra gli 11 e i 74 anni. Questo dato è in crescita del 3,5% rispetto allo scorso anno.
Circa 37,5 milioni di utenti, ovvero il 78,4%, utilizza il proprio cellulare per navigare in rete (+11,5%), mentre sono 35,4 milioni (pari al 73,8%) coloro che affermano di utilizzare un computer fisso. L’accesso a Internet tramite smartphone è in crescita dell’11,5% rispetto al 2016. In termini di device, la crescita maggiore (+12%) è ancora registrata dai tablet, utilizzati da 15.4 milioni di italiani, ovvero dal 32,3%.
Quanto vale il mercato on-line in Italia
Il mercato dell’e-commerce in Italia, solo per quanto riguarda i consumatori, ha generato un fatturato di 35,1 miliardi di euro nel 2017, crescendo dell’11% rispetto al 2016.
L’Italia è il Paese in Europa nel quale il cross border e-commerce (quota di e-commerce esportato) pesa di più. Infatti, rappresenta il 19% del totale, a confronto del 10% della Germania e del 6% della Francia. Inoltre, nel 2017 l’e-commerce italiano dei prodotti fisici (52%) ha superato per la prima volta quello dei servizi (48%). C’è però da sottolineare che, tra tutte le aziende italiane attive nelle vendite on-line, la propensione all’internazionalizzazione è elevata. Il 45,8% delle imprese vende via web ad utenti residenti nell’Unione Europea ed il 25,7% si rivolge a clienti in altre parti del mondo. Per le imprese italiane l’e-Commerce è, infatti, un ottimo strumento di export, poiché fornisce in molti casi una soluzione ai limiti strutturali delle piccole e medie imprese.