Tra dicembre 2016 e giugno 2018 Sky è stata oggetto di contesa tra 21th Century Fox, Disney e Comast. Con l’acquisizione di Fox da parte della Dinsey, però, l’ago della bilancia delle trattative si è spostato in favore di Comcast. La società è riuscita a diventare, il 24 settembre del 2018, la maggiore azionista della televisione satellitare.
La trattativa e la cessione di Sky
Sky Plc era detenuta per il 39% da 21th Century Fox, che ne era l’azionista di maggioranza. Per capire a chi è finita Sky, quindi, bisogna prima conoscere la storia dell’acquisizione della Fox.
Il 14 Dicembre 2017 la Walt Disney Company annunciò di voler acquistare la 21th Century Fox di Rupert Murdoch per 52.4 miliardi di dollari, in aggiunta alla copertura dei 13,7 miliardi di dollari dei debiti. Un affare colossale, che avrebbe permesso alla Disney di ottenere la proprietà di serie tv di successo come This is Us, Modern Family, American Horror Story, Homeland, The Simpsons. Inoltre, assieme alla Fox c’era il 39% delle azioni di Sky. L’accordo viene ufficializzato il 27 Luglio 2018, con l’acquisizione che però verrà completata non prima della metà del 2019. Disney è riuscita quindi nell’impresa, ottenendo anche l’approvazione antitrust da parte del Dipartimento di Giustizia americano, nonostante l’offensiva portata avanti da Comcast.
La contesa fra Disney e Comcast per la Fox
La 21th Century Fox era un boccone molto appetitoso non solo per la Disney. Comcast, dopo una serie di avances raccolte dagli organi di stampa, il 13 giugno 2017 fa un’unica offerta di 65 miliardi di dollari per la Fox, 12.6 in più rispetto a Disney. Quest’ultima però non rimase con le mani in mano e rilanciò a 71.3 miliardi. Murdoch decise allora di vendere alla Disney.
La partita tra Disney e Comcast ha coinvolto anche Sky. Dato che con la cessione a Disney Murdoch avrebbe perso proprio quel 39% di Sky, il 9 Dicembre 2016 il magnate australiano decise di appropriarsi del 61% rimanente. Murdoch ha offerto 11.7 miliardi di sterline (10.75 sterline ad azione). Nel frattempo Comcast, rimasta vinta nella contesa per 21th Century Fox, scelse di puntare proprio su Murdoch per Sky. Così, mentre l’accordo tra Disney e la Fox si stava definendo nei dettagli, il 25 aprile Comcast è passata ai fatti con Sky, con un’offerta di 22.1 miliardi di sterline (12.50 per azione).
L’asta tra Comcast e Fox
L’11 Luglio, dopo che la Direzione generale per la concorrenza dell’UE aveva dato l’ok ad un’eventuale acquisizione di Sky da parte di Comcast, Fox ha contro-rilanciato mettendo sul piatto 24.5 miliardi di sterline (14 ad azione). Un tentativo che però è durato solo poche ore, dal momento che Comcast non si è fatta prendere alla sprovvista ed ha rilanciato a 26 miliardi di sterline (14.75 ad azione). Il 20 settembre, per porre fine ai continui tira e molla, il Comitato per le fusioni ed acquisizioni – un istituto britannico di vigilanza – ha definito tempi e metodi per l’asta tra Comcast e la Fox: 1 giorno ed al massimo 3 round di rilancio.
Al termine delle trattative, il verdetto è stato il seguente: 17.28 sterline ad azione di Comcast (valore complessivo di 29.7 miliardi), 15.57 sterline ad azione della Fox. Alla riapertura, Wall Street non ha apprezzato l’esito e soprattutto i margini di rischio che si è presa Comcast. La società americana ha perso l’8% del suo valore azionario, ma questo non ha fermato i piani dell’azienda. Con 21th Century Fox e con Disney si è accordata per acquistare il 39% di Sky, che come detto è parte dell’accordo proprio tra Disney e la Fox. Comcast sborserà altri 15 miliardi di sterline, facendo lievitare ad oltre 40 miliardi la spesa complessiva per Sky.
“Nel corso della storia di Sky, abbiamo sempre accolto il cambiamento e il rinnovamento, trasformando la nostra attività da una semplice TV satellitare presente in un solo paese alla più importante azienda media e intrattenimento in Europa. Quello stesso spirito pionieristico che ci ha portato fino a qui ci aiuterà a scrivere questo nuovo capitolo, che ha il potenziale per essere più grande e migliore di qualsiasi cosa abbiamo fatto prima” ha fatto sapere Jeremy Darroch, CEO di Sky Plc, come analizzato da Il Sole 24 Ore.
Cos’è Comcast?
Comcast Corporation negli Stati Uniti è il primo operatore via cavo, la prima Pay-TV, il primo fornitore di servizi per l’Internet domestico ed il terzo fornitore di telefonia domestica. Soprattutto, è la prima società del settore media per valore di ricavi nella Forbes Global List 2000, una classifica che combina vendite, asset, valore di mercato e profitti. I ricavi, nel 2017, ammontano a 84.5 miliardi di dollari, che danno luogo ad un utile netto di 22.7 miliardi. Nelle mani di Comcast ci sono alcuni dei più importanti canali nazionali statunitensi, come Nbc, Telemundo e la Universal Pictures.
Il CEO e presidente di Comcast è Brian Roberts, figlio del fondatore Ralph Roberts. Egli controlla solo l’1% delle azioni della società ma detiene il 33% dei diritti di voto in ambito decisionale. Roberts junior ha un patrimonio stimato di 1.8 miliardi di dollari, 1339° nella classifica dei miliardari di Forbes. Nel 2017 ha percepito un salario annuo di 27.4 miliardi di dollari, rendendolo il 32° CEO più pagato al Mondo secondo il New York Times.
Le prospettive future
Con l’acquisizione di Sky, Comcast intende espandersi verso nuovi lidi e nuove frontiere. L’ex società di Murdoch è infatti la principale pay-tv d’Europa, dal momento che è presente in Italia, Germania, Irlanda, Austria e Regno Unito con oltre 23 milioni di abbonati. Oltre a quasi raddoppiare il numero di clienti, la strategia di Comast e di Roberts è anche utile a diversificare il rischio. Quello di Sky è stato un colpo strategico, che però mette in allerta la posizione finanziaria di Comcast. Infatti la società con l’operazione ha raggiunto quota 100 miliardi di dollari di debiti.
La pressione competitiva di operatori come Netflix ed Amazon rendono inevitabili alcune scelte di lungo oltre che di breve periodo per le imprese del settore. È per questo motivo che Comcast deve agire nella crescita dimensionale ma anche attraverso altre piattaforme. Come paventato da “Calcio e Finanza“, una possibile opzione potrebbe essere quella di comprare un operatore tlc.
L’espansione di Comast è in linea con quanto Sky sta già facendo e dovrà continuare a fare secondo la nuova gestione. L’ipotesi è quella di entrare in altri Paesi, come quelli scandinavi, e di crescere dove si è già presenti. Questo è il caso dell’accordo tra Sky e Mediaset, che secondo Il Sole 24 Ore si concretizzerà a breve.