L’azienda leader del settore dei macchinari per il fitness è italiana. Technogym, produttrice di macchine sportive, con sede a Cesena, si è imposta fin da subito in un mercato che era dominato dagli americani grazie a innovazione, qualità dei prodotti, e determinazione del suo fondatore, Nerio Alessandri.
Lo sviluppo di un’idea
Technogym nacque nel 1983 dall’idea di un giovane diplomato della provincia di Cesena, Nerio Alessandri. Alessandri, spinto dalla passione per lo sport, si licenzió dal suo lavoro di progettista per dedicarsi alla produzione di macchinari per l’attività fisica. Realizzò il suo primo prototipo nel suo garage, una Hack Squat, per poi trasferirsi in un magazzino, potendo beneficiare dei pagamenti anticipati dei suoi primi clienti. Il macchinario ebbe un immediato successo nelle palestre italiane, soddisfatte di un prodotto che univa efficienza e design moderno.
Il contesto storico
L’origine di Technogym si inserisce in un periodo di grandi cambiamenti nel campo del fitness. A cavallo tra gli anni ’70 e ’80 nella cultura dell’educazione fisica nasceva il “body building” o culturismo. Questo consiste in esercizi per lo sviluppo della massa muscolare finalizzato prima di tutto all’estetica. Il culturismo assunse una tale importanza da essere celebrato nel mondo del cinema hollywoodiano, con i classici esempi degli attori Arnold Schwarzenegger e Sylvester Stallone.
Il concetto di wellness
Alessandri optò per un processo di differenziazione, introducendo un nuovo modo di presentare il mondo della palestra. L’imprenditore introdusse il concetto di “Wellness”, ovvero il miglioramento della qualità della vita attraverso “una regolare attività fisica, una sana alimentazione e un approccio mentale positivo”.
Design e tecnologia
Dopo il lancio della prima linea per l’allenamento cardiovascolare nel 1994, Technogym acquistó credibilità. Nel 1997 gli ingegneri dell’azienda inserirono un’ulteriore componente al mix di meccanica perfetta e design: l’elettronica. In particolare, l’introduzione del Power Control (l’interfaccia grafica) permise di facilitare l’utente nell’allenamento attraverso una più comoda gestione del macchinario. Il progresso tecnologico ha contribuito ad accrescere la posizione di Technogym, rendendola leader mondiale di questo settore. Come dichiarato da Alessandri in un’intervista per La Repubblica
“La mia ossessione, è come dare longevità e sostenibilità all’azienda, questo pensiero mi accompagna in ogni cosa che faccio. Penso sempre al lungo termine, all’innovazione, al cambiamento continuo”.
Espansione mondiale: Technogym oggi
Dalla sua fondazione, Technogym ha saputo intraprendere un percorso di crescita, relazionandosi con molte realtà e facendo conoscere i suoi prodotti in tutto il mondo. L’affermazione definitiva del marchio ha raggiunto il culmine nel 2012, anno d’inaugurazione della sede centrale in provincia di Cesena, il Technogym Village. Oggi l’azienda di Alessandri rifornisce 65.000 centri sportivi in Italia ed all’estero. L’azienda possiede più di 2000 collaboratori in 14 filiali in Europa, Stati Uniti, Asia, Medio Oriente, Australia e Sud America, ed esporta il 90% della propria produzione.
Ambiti di applicazione a 360 gradi
Technogym non produce solo attrezzatura per palestre e centri benessere. In campo medico Technogym produce, sin dai primi anni ‘90, diversi macchinari per la riabilitazione funzionale (REV), racchiusi in una linea biomedicale di prodotti, e collabora con ospedali e cliniche private sparse per il mondo. Dal punto di vista sportivo, dal 2000 è partner ufficiale di Olimpiadi e Paraolimpiadi. Inoltre, prestigiosi club sportivi si affidano a Technogym per la preparazione dei loro atleti, fra cui Milan, Inter, Juventus e Chelsea nel calcio; Armani Jeans Milano nel basket; Ferrari e McLaren nella Formula 1.
Dati economici
Technogym è cresciuta in modo rapido, arrivando alla quotazione in Borsa, nell’indice FTSE MIB, nel 2016. Il fatturato del 2017 è stato di 598 milioni di euro, con un aumento del 7% rispetto all’anno precedente, mentre l’utile netto è stato di di 61 milioni. Per quanto riguarda Nerio Alessandri, in qualità di fondatore e presidente dell’azienda, ha ottenuto negli anni numerosi riconoscimenti, tra i quali una laurea ad honorem in ingegneria biomedica, conferitagli dall’Università di Bologna, ed il premio di imprenditore dell’anno 2007 dalla Camera di Commercio statunitense.