Il mondo delle strategie di gestione del portafoglio è ampio e complesso. Fra queste ci sono la Constant Proportion and Portfolio Insurance e la Core Satellite Strategy, che possono essere molto utili per un investitore.
Constant Proportion and Portfolio Insurance
La strategia di ribilanciamento a proporzione costante con assicurazione di portafoglio, o Constant Proportion Portfolio Insurance (CPPI), rappresenta una modalità di gestione basata su un rebalancing dinamico. Questa rende posssibile catturare le opportunità d’investimento in funzione del trend di mercato e di offrire, al contempo, una protezione al capitale.
Con un portafoglio diviso in due asset class (una rischiosa e l’altra non), la dinamicità dei ribilanciamenti è affidata alla seguente formula:
[latex]risky asset = m (Portfolio Value – floor)[/latex]
dove il termine “risky asset” indica la cifra da investire nell’attività rischiosa, “m” è un moltiplicatore di esposizione positivo ed il “floor” costituisce il livello di protezione delle risorse investite. La scelta del “floor” è in funzione della tolleranza al rischio dell’investitore, andando quindi a determinare, in maniera inversamente proporzionale, il livello di esposizione all’attività rischiosa a parità di valore del portafoglio.
Esempio di Constant Proportion and Portfolio Insurance
Posto pari a 100 il valore iniziale del portafoglio, 2 il valore di “m” e 75 il valore del floor, l’asset allocation iniziale prevede una ripartizione equa tra le due asset class. Supponendo che dopo il primo mese il mercato azionario registri un +20%, il valore del portafoglio passa a 110 dato che le azioni crescono da 50 a 60 (peso in portafoglio = 54,55%). Invece, il valore della liquidità rimane invariato (peso in portafoglio = 45,45%). Poiché il cushion (la differenza tra Portfolio value e floor) varia da 25 a 35, l’ammontare da investire in azioni deve crescere fino a 70, il tutto vendendo liquidità per 10 ed investendola in azioni. Al termine del primo mese, dunque, il 63,63% sarà composto da azioni e la restante parte (36,37%) da liquidità.
Talvolta il valore del portafoglio sfora il livello di protezione previsto dal floor e ciò si verifica se la componente di rischio subisce un ribasso pari al reciproco di m. In questa evenienza, la quota di attività rischiosa si azzera ed il portafoglio assume una natura mono-asset. In presenza di un ribasso superiore ad 1/m, inoltre, il cushion assume valore negativo e quindi un ribasso della componente rischiosa di tale intensità va ad erodere il valore del floor e quindi del portafoglio.
Si prenda il caso in cui il Portfolio value sia pari a 100, m sia uguale a 2 ed il floor sia 75. Se il mercato azionario subisce un ribasso del 55%, il cushion diventa -2.5, causando un annullamento della componente azionaria e una riduzione del floor che, a questo punto coincide, con il valore del portafoglio a 72.5. Di conseguenza, un maggior valore di m implica una maggiore esposizione al risky asset ed una maggiore vulnerabilità del livello di protezione.
Il successo della Constant Proportion and Portfolio Insurance
La diffusione sul mercato delle strategie di CPPI negli ultimi anni ha registrato un notevole impulso, a causa dei rendimenti spesso negativi dei mercati azionari. I prodotti di portfolio insurance si presentano soprattutto come linee di gestione che, a fronte del pagamento di un premio di assicurazione, garantiscono un montante minimo a scadenza. In questo modo c’è l’opportunità di beneficiare dei guadagni derivanti da trend positivi del mercato. Affinché l’obiettivo del montante minimo sia raggiunto è fondamentale l’assenza o quantomeno la trascurabilità dei costi di transazione.
Per descrivere le implicazioni sulla CPPI derivanti dall’utilizzo di uno o più obbligazioni, si può far ricorso al seguente esempio. Si supponga di disporre di risorse pari a 100 e di dover garantire un montante minimo di 115 attraverso l’utilizzo di zcb (Zero Coupon Bond – Obbligazioni senza cedola) che pagano un tasso del 6% su base annua. Il floor della strategia deve coincidere con l’ammontare investito in zcb sufficiente a garantire alla scadenza il montante. Esso sarà pari a 85,93 ossia al VA del montante scontato al tasso composto annuo del 6% per 5 anni. Conseguentemente il cushion sarà 14,07 (100-85,93).
Core-Satellite strategy
La gestione del portafoglio, rispetto ad un predefinito benchmark, può essere attiva, con l’obiettivo di ottenere una outperformance rispetto al benchmark, o passiva (indicizzazione). Non essendovi teorie concordi circa quale sia l’approccio migliore, la risposta razionale potrebbe consistere in una gestione in grado di catturare i benefici dell’uno e dell’altro approccio attraverso una sorta di blending. Questo ragionamento è alla base della Core–Satellite Strategy, che si attua mediante la ripartizione del portafoglio generale in due sub-portafogli: il core portfolio ed il satellite – portfolio. Il primo costituisce una componente gestita in maniera passiva, con l’obiettivo di controllare il rischio del portafoglio generale e di migliorare la sua efficienza a costi limitati. Il secondo, invece, rappresenta l’elemento attivo, con il fine di ottenere un gain rispetto al benchmark di riferimento.
Al vantaggio di costo può accompagnarsi il vantaggio di risultato, essendo lecito attendersi la realizzazione di performance superiori conseguenti al maggior numero di gradi di libertà riconosciuti al gestore. Vi è da dire, inoltre, che la strategia di blending si rivela sempre più diffusa, anche in conseguenza dell’espandersi di strumenti specifici come gli hedge funds e gli ETF (Exchange Traded Funds).
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