Febbraio 1970: l’appena ventenne Richard Branson e il socio Nik Powell davano il via, a Londra, ad un’attività di vendita per posta di dischi e nastri a cassetta. Negli anni successivi, quello che era nato come un piccolo negozio diventerà prima una delle più famose case discografiche di tutti i tempi (grazie a contratti con artisti del calibro di Genesis, Sex Pistols e Rolling Stones) e, dagli anni ’90 in poi, si strutturerà nel famoso gruppo che ad oggi fattura miliardi di dollari.
Che cos’è il Virgin Group Ltd.?
Il Virgin Group Ltd. è una società di capitali di matrice anglosassone: nonostante persistano differenze, tale forma può essere accostata alla più familiare s.r.l. italiana. Suddetta veste giuridica permette di considerare la società come un’entità separata dai soci e dagli amministratori che l’hanno costituita e la gestiscono (c.d. autonomia patrimoniale perfetta): scelta coerente in un contesto particolare (date le notevoli dimensioni del gruppo), quanto in un contesto generale (assunto che oltre il 95% delle società britanniche sceglie tale forma). Il Virgin Group Ltd. si definisce un family owned growth capital investor, una sorta di famiglia di investitori con mission aziendale l’apprezzamento nel lungo termine del capitale conferito, mediante i core business. Il brand Virgin è infatti noto e apprezzato in numerosi settori quali viaggi, telecomunicazioni e media, musica e intrattenimento, servizi finanziari, e salute e benessere. I numeri sono sorprendenti: oltre 60 compagnie servono quotidianamente 53 milioni di clienti grazie al lavoro di 69000 impiegati in oltre 35 paesi con un fatturato in crescita di oltre 16 miliardi di dollari all’anno.
Il marchio Virgin nel mondo.
Diversificata è un aggettivo che ben definisce la strategia Virgin: tra le numerose aziende di proprietà di Branson troviamo una catena di villaggi fitness (Virgin Active), un operatore di mongolfiere (Virgin balloon flights), una società che opera nel settore dei carburanti alternativi al petrolio (Virgin Fuel), una società che offre alberghi e residenze di lusso per vacanze ed eventi (Virgin Limited Edition), una società di noleggio di limousine con autista (Virgin Limousines), un prototipo per l’esplorazione degli abissi marini (Virgin Oceanic), un distributore di vini via internet (Virgin Wines), una compagnia spaziale commerciale (Virgin Galactic) e numerose altre attività, tra cui una novità.
Novità in casa Virgin: Virgin Voyages
Tra le novità in casa Virgin, ha avuto particolare risonanza mediatica la volontà di Richard Branson di entrare nel settore delle crociere per adulti per mezzo di una joint venture con Bain Capital. In termini pratici è stato firmato un contratto, tra il magnate a capo del gruppo Virgin, la nota società di private equity e altri investitori di alto livello, con cui le parti si accordano per collaborare al fine eseguire un progetto comune: l’investimento del capitale necessario alla costruzione delle prime tre navi, con un un’ottica futura di ampliamento del progetto.
La realizzazione delle imbarcazioni è stata affidata all’italiana Fincantieri: ogni nave sarà composta da circa 1430 cabine, ospiterà oltre 2.800 ospiti e 1150 membri dell’equipaggio.
Stando a quanto dichiarato dallo stesso Branson, la prima delle tre navi “Scarlet Lady” salperà dal porto di Miami nell’aprile del 2020.
L’azienda vanta l’ex presidente di Disney Cruises,Tom McAlpin, nel ruolo di CEO e il famoso designer Dee Cooper nel ruolo di progettatore di interni.
Tra le novità in anteprima: WiFi gratuito a bordo e più di 20 ristoranti individuali (inclusi nel prezzo della crociera).
Molto importante anche l’impegno di Branson in merito alla protezione dell’ambiente: Virgin Voyages non utilizzerà plastica monouso sulle sue navi e, inoltre, sta lavorando alla creazione di una crema solare che non danneggi le barriere coralline (i filtri solari chimici indeboliscono il corallo, rendendolo più suscettibili alle infezioni virali).