Il bilancio dello Stato è un documento che elenca ordinatamente le entrate e le spese dello Stato in un determinato periodo di tempo. In Italia è annuale o pluriennale; l’anno finanziario su cui si calcola corrisponde all’anno civile.
L’insieme delle operazioni effettuate in un determinato anno finanziario è detto esercizio finanziario.
A seconda dell’esercizio a cui si riferisce, può essere:
- Preventivo: riguarda le entrate e le spese che si prevede di riscuotere nell’esercizio successivo. Si predispone prima dell’anno finanziario di riferimento, in modo tale che il Governo si attenga al programma delle entrate e delle spese previste (qui puoi leggere del bilancio preventivo del 2019).
- Consuntivo: si riferisce ad un anno trascorso. Con esso si valuta l’attività finanziaria dello Stato. Proprio per questo motivo, si definisce anche come “rendiconto finanziario”.
A seconda del contenuto, può essere:
- Di competenza: comprende le entrate da riscuotere e le spese da pagare nel corso dell’esercizio. Le entrate e le spese si contabilizzano indipendentemente da quando si realizzerà la riscossione/pagamento.
- Di cassa: riporta le entrate effettivamente riscosse e le uscite effettivamente pagate durante l’esercizio finanziario.
Teorie sul bilancio dello Stato
Il bilancio dello Stato rispecchia la dimensione dell’intervento pubblico in economia. Di conseguenza, la sua importanza dipende dalle politiche economiche del Paese in quel periodo.
Ecco perché nel tempo sono nate teorie diverse tra loro.
- Teoria del bilancio in pareggio, basata sul principio della finanza neutrale. Lo Stato deve ridurre al minimo il suo intervento nell’economia, svolgendo solo le attività istituzionali e finanziandole senza ulteriore debito.
- Teoria del doppio bilancio, secondo il quale il bilancio si deve realizzare tra entrate e spese correnti. Il bilancio in conto capitale, che comprende investimenti pluriennali, può essere in deficit. Il deficit è ammesso poiché gli investimenti pluriennali aumentano la capacità produttiva del sistema.
- Teoria del bilancio ciclico, i bilanci devono compensare l’andamento del ciclo economico. L’obiettivo è quello di attenuare le fluttuazioni, che compromettono l’equilibrio del sistema.
- Teoria del bilancio funzionale, teoria di uno degli economisti più influenti della storia, John Maynard Keynes. Secondo l’economista è uno strumento per realizzare gli obiettivi di politica economica e un mezzo per sostenere la domanda globale. Questa si può sostenere tramite l’aumento della spesa pubblica e tramite l’aumento delle entrate. Gli obiettivi da raggiungere per Keynes sono lo sviluppo stabile del reddito e la distribuzione fra le classi sociali.
Il bilancio dello Stato in Italia
Il sistema italiano è stato innovato nel tempo, in modo da poter rispondere alle esigenze della finanza più moderna.
Gli interventi di riforma dello Stato hanno avuto tali fini:
- Consentire la partecipazione al Parlamento alla gestione del bilancio;
- Razionalizzare l’intervento dello Stato;
- Ridurre la rigidità del bilancio.
I documenti più importanti che lo regolano in Italia sono:
- Art.81 della Costituzione, secondo il quale, tra le altre indicazioni, va rispettato il Fiscal Compact, nonché il Trattato sulla stabilità dell’Unione economica europea. Le amministrazioni pubbliche devono grantire equilibrio tra entrate e uscite del bilancio.
- DEF, Documento di economia e finanza. È il principale documento della programmazione economico-finanziaria. Il governo presenta annualmente il DEF al Parlamento entro il 10 aprile. È diviso in tre sezioni:
- Schema del programma di stabilità, in cui si illustrano le previsioni di finanza pubblica di lungo periodo.
- Nella seconda sezione si rappresentato dati relativi alla macroeconomia;
- Nella terza sezione c’è lo schema del Programma Nazionale di riforma, documento che definisce gli interventi da adottare per la crescita del Paese.