Dal punto di vista economico generale, la situazione in Italia in questo inizio di 2019 sembra essere tutt’altro che positiva, con una stagnazione confermata da tutte le previsioni dei principali istituti ed enti nazionali e internazionali, che vedono la crescita del nostro Paese prossima allo zero (di gran lunga il peggior risultato europeo). Per ciò che concerne il mondo dell’innovazione, tuttavia, le cose sembrano andare diversamente. A confermare l’ottimo momento che l’ecosistema delle startup italiane sta vivendo sono arrivati i dati fatti registrare dall’equity crowdfunding nel primo trimestre 2019. L’ammontare dei capitali complessivamente raccolti, il numero delle società finanziate, il numero di investitori per periodo o che hanno aderito ad una singola campagna e l’ammontare di capitali raccolti per una singola startup sono da record.
L’equity crowdfunding
L’equity crowdfunding è una modalità di finanziamento di startup e PMI innovative che prevede il conferimento, tramite apposite piattaforme internet, di somme di denaro (“funding”), anche di modesta entità, da parte di più persone (“crowd”, cioè folla), per supportare un progetto imprenditoriale in cambio di una partecipazione al capitale della società proponente (clicca qui per saperne di più). Il primo Paese a varare una disciplina che regolasse l’utilizzo di questo strumento è stato proprio l’Italia nel 2013. Il nostro sistema economico e imprenditoriale, però, non è stato subito pronto a utilizzare tale modello e a coglierne tutti i vantaggi. La partenza è stata molto lenta: a fine 2017, dopo tre anni di effettiva operatività, erano stati raccolti poco più di 19 milioni di euro e solo 80 imprese avevano ottenuto finanziamenti sulle piattaforme di equity crowdfunding. A partire proprio da quell’anno, tuttavia, il settore ha messo a segno un’accelerazione improvvisa: nel primo trimestre 2019 sono state pienamente mantenute le promesse del 2018, con una lunga serie di record messi a segno.
I numeri del 2019
Il primo record infranto è quello del numero di campagne di equity crowdfunding che si sono concluse con successo: nei primi 3 mesi del 2019 sono andate a buon fine 35 raccolte di fondi, ben 11 in più rispetto allo stesso periodo del 2018 e una in più rispetto al record di 34 in vigore dal trimestre precedente. Altri numeri importanti e significativi arrivano anche dal lato investitori. Infatti nel solo primo trimestre del 2019 gli investitori sono stati 5.276, più della metà dei 9.500 investitori dell’intero 2018 e addirittura quasi il doppio di coloro che avevano investito utilizzando tale strumento nel 2017.
A testimonianza del fatto che la conoscenza di questa modalità d’investimento si sta diffondendo sempre di più tra gli italiani è importante segnalare che, nel corso degli anni, il numero medio di investitori per operazione è costantemente aumentato: essi erano stabili tra il 2014 e il 2016 (quando si sono mantenuti tra 34 e 39 per ogni campagna), mentre sono schizzati a partire dal 2017, quando sono diventati 66, aumentando poi a 84 nel 2018 e arrivando addirittura a 146 nei primi tre mesi del 2019 (un numero probabilmente molto influenzato dalla campagna da record di Startup Italia, che vedremo sotto).
La crescita ha riguardato anche le piattaforme online sulle quali vengono svolte le campagne di sollecitazione e le raccolte fondi. Nel primo trimestre 2019, a uscire vincitrice da questa speciale competizione è stata BackToWork24, con sette investimenti conclusi, subito seguita con sei da Mamacrowd e Crowdfundme (piattaforme che però staccano decisamente le altre per ammontare complessivo dei fondi raccolti) e da Opstart e 200Crowd con cinque. A ulteriore indice della maturità del settore è da citare la prima quotazione a Borsa Italiana di una piattaforma di equity crowdfunding: il 25 marzo scorso infatti Crowdfundme è sbarcata su Aim Italia.
Il valore dell’equity crowdfunding in Italia
L’ammontare complessivo dei finanziamenti raccolti attraverso lo strumento dell’equity crowdfunding nei primi tre mesi dell’anno è stato pari a 13,5 milioni di euro, 3 milioni in più rispetto al record precedente, messo a segno nell’ultimo trimestre del 2018. Si tratta di una raccolta più che raddoppiata rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, quando i finanziamenti erano stati pari a circa 6 milioni. Questi dati sono fortemente influenzati dai risultati di cinque raccolte concluse con esito positivo e dall’ammontare complessivo superiore al milione di euro.
Startup Italia ha battuto ogni record per singola campagna e, con l’obiettivo di trasformarsi da media company di successo a catalizzatore e rampa di lancio per l’innovazione, ha raccolto oltre 2,5 milioni di euro da quasi 2000 diversi investitori sul portale Mamacrowd. Sempre sulla stessa piattaforma il secondo round d’investimento di Green Energy Storage, startup operante nel settore dell’efficienza energetica, della ricerca e delle tecnologie d’avanguardia, ha portato nelle casse della stessa 2,15 milioni di euro grazie a 613 investitori. Il servizio di consegna a domicilio di bevande alcoliche Winelivery ha invece chiuso il suo terzo round di finanziamento sul portale Crowdfundme, raccogliendo 1,2 milioni di euro da 381 investitori. Infine, due campagne di equity crowdfunding immobiliare dell’ammontare complessivo di poco superiore al milione di euro sono state portate a termine da Walliance, piattaforma leader in Italia degli investimenti immobiliari online, e da Concrete, portale di real estate equity crowdfunding approvato e vigilato da Consob.
In media le 35 raccolte del primo trimestre hanno chiuso round di finanziamento del valore di 385.000€. Depurando però questo risultato dagli effetti distorsivi delle cinque raccolte più grandi, si arriva a un valore medio di 180.000€ per le altre 30 campagne, che nel loro complesso hanno inciso per il 40% sulla raccolta totale del trimestre.
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