Dopo un primo boom mediatico che le ha portate sulla bocca di tutti, le criptovalute costituiscono ancora un argomento scottante tanto quanto ammaliante. Vediamo di capirne di più a riguardo, analizzando l’andamento delle più rilevanti al momento sul mercato e scoprendo la moneta proposta da Zuckerberg.
Criptovalute: nozioni-chiave
Una criptovaluta è una valuta digitale basata sui principi della crittografia, che governano sia le transazioni sia la generazione di moneta in sé. Il controllo decentralizzato delle criptovalute e la loro validità seguono dalla tecnologia blockchain, che viene utilizzata come database di transazioni finanziarie pubbliche. Il loro valore spesso deriva solamente dalla loro scarsità imposta dagli algoritmi di generazione, mentre in altri casi, come vederemo, esso dipende da altre valute classiche. Il Bitcoin è stato creato nel 2009 ed è reputata la più sicura tra le criptovalute.
Un bancomat basato sulle criptovalute
Le principali criptovalute che vengono utilizzate oggi sono: Bitcoin, Ethereum, Ripple e Litecoin.
Esse possono essere tutte acquistate sulla piattaforma Coinbase, la quale addebita agli utenti una commissione per la conversione in denaro tradizionale e permette di spendere le proprie criptovalute presso qualsiasi commerciante che accetti carte del circuito Visa.
Infatti, da inizio Giugno 2019, la piattaforma ha lanciato un proprio bancomat in ben sei Paesi europei (Italia, Francia, Germania, Irlanda, Olanda e Spagna), dando la possibilità di utilizzare la propria carta di debito per pagamenti quotidiani, addebitando solo una commissione calcolata in valuta Fiat. La carta, disponibile in formato digitale tramite app del sistema Android e IOS ma anche in formato fisico, consente il prelievo di normali banconote agli sportelli bancari applicando il tasso di conversione vigente al momento.
La situazione delle criptovalute oggi
L’investimento in criptovalute è molto discusso e sicuramente rischioso, soprattutto per chi è alle prime armi e deve destreggiarsi tra le centinaia di tipologie esistenti, che sono in continuo aumento. Stando ai dati del 2019, le monete virtuali che attualmente stanno segnando i migliori risultati sono Bitcoin, Ethereum e Litecoin.
Ad oggi, i Bitcoin hanno assunto un’importanza tale da influenzare con il loro andamento anche quello di tutte le altre criptovalute. Al contrario delle altre, che hanno subito violenti e pesanti crolli nel corso del tempo, la regina delle criptovalute ha mantenuto un buon margine di crescita. Dopo un 2018 nero, ha iniziato il 2019 alla grande fino a superare il tetto degli 11 mila dollari (+30% negli ultimi 30 giorni,+76% da inizio anno). Durante la sua storia è riuscita a passare da un valore iniziale di appena 1cent/€ fino a toccare il picco massimo di oltre 16.000 euro. E, seppure al momento il suo valore ha subito un ridimensionamento, resta comunque una delle criptovalute preferite dagli investitori, vista la sua contenuta variazione in termini di prezzo rispetto alle altre.
Ethereum è attualmente la seconda moneta virtuale con andamento migliore, registrando un aumento negli ultimi sei mesi del +144%. Oggi viene scambiata a circa 280 €.
E’ seguita da Litecoin, che ha registrato un’impennata negli ultimi sei mesi del +340%. Oggi si scambia a circa 121 €.
Tra le altre, compare anche Ripple, che ha registrato negli scorsi sei mesi un incremento del +29%, molto più contenuto rispetto alle precedenti valute elencate. Oggi si scambia ad appena 0.41 € (Il suo massimo è stato 1.6 €).
La Libra di Zuckerberg
Il fondatore di Facebook ha di recente reso noto che a breve darà vita ad una propria criptovaluta del tutto rivoluzionaria, con un annuncio audace ed ambizioso. La notizia è avvenuta sulla scia di JP Morgan, che nel Febbraio scorso è diventata la prima banca a rilasciare una propria moneta digitale al mondo (JPM Coin). Si chiamerà Libra Coin, e si propone come valuta del tutto differente dalle precedenti e molto più sicura in quanto il suo valore sarà più stabile dei normali Bitcoin, essendo ancorato all’andamento di titoli di Stato e depositi bancari. Una valuta quindi “libera” da eccessive ed improvvise oscillazioni. In contemporanea, ci sarà la co-fondazione di un’organizzazione no-profit, Libra Association, che fungerà da autorità monetaria centrale.
Libra si presenta come una stablecoin, “cioè vincolata 1:1 a valute fiat, permettendo così di evitare i noti problemi legati alla volatilità ad esempio di Bitcoin“- secondo l’analisi effettuata d Valeria Portale, direttrice dell’Osservatorio Blockchain& Distributed Ledger della School of Management del Politecnico di Milano.
Appoggiata da colossi quali Visa, Paypal e Mastercard, potrà esser usata non solo su Facebook, Instagram e Whatsapp, ma anche su eBay, Uber, Lift, Spotify, Booking, Iliad, Vodafone e tutte le aziende aderenti. La moneta virtuale sarà presumibilmente lanciata a metà del 2020 ed il primo digital wallet sarà Calibra, con cui si potranno scambiare “libbre” con gli altri possessori di borsellini.
Essa è una società sussidiaria di Facebook, capitanata da Kevin Weil, che è stato alto dirigente per Twitter e Instagram in passato. Calibra sarà integrata in app come Facebook Messenger e WhatsApp, ma si troverà anche in app dedicate per Android e iOS, e permetterà a Facebook di sviluppare servizi finanziari come linee di credito. Il piano è di offrire commissioni molto più basse di quelle delle banche tradizionali.
Le conseguenze dell’annuncio
Nonostante non sia ancora operativa, Libra ha già scatenato reazioni politiche e preoccupazioni a livello bancario ed ha avuto influenze più che positive sui Bitcoin, una botta di fiducia dei mercati che ha fatto registrare un valore che è massimo rispetto ad un periodo più lungo di un anno (11mila dollari). Barclays prevede che Facebook potrebbe ottenere ricavi per 19 mld di dollari aggiuntivi entro il 2021 grazie a questa iniziativa. Se costituirà una vera rivoluzione, però, sarà possibile scoprirlo solo quando farà effettivamente il suo ingresso operativo sul mercato.
Il contributo dell’Italia
Di recente è entrata a far parte della piattaforma Coinbase anche una start-up italiana: Neutrino.
Neutrino sviluppa soluzioni per il monitoraggio, l’analisi e il tracking di transazioni di criptocurrency su diverse blockchain e si è specializzata nell’offerta di analisi e insight sui vari ecosistemi cripto. La società è nata nel 2016 per opera di un team di specialisti in cyber-security con l’obiettivo di mettere a disposizione delle imprese e degli operatori cripto una maggiore capacità investigativa nella identificazione delle minacce e una capacità di analisi dei flussi e dei comportamenti. Agli inizi di Febbraio 2019 ha fatto invece la sua comparsa sul mercato delle criptovalute anche Vault(VLTC) ed oggi ha un capitale di mercato pari a 1,32K $.
Ideata al Boston MIT e partendo dagli studi sulle blockchain di Silvio Micali, noto informatico italiano, costituisce una piccola, importante rivoluzione. Permetterà di ridurre fino al 99% le risorse necessarie a verificare le transazioni rispetto alle altre criptovalute. La sua peculiarità consiste nell’avere un sistema più leggero e veloce rispetto alle altre valute, permettendo una crescita molto più rapida di utenti e transazioni.