Deutsche Bank, il piano di ristrutturazione più ambizioso della sua storia
La più grande banca d’Europa cerca di risollevarsi con un maxi piano di ristrutturazione: niente dividendi fino al 2022; corporate banking come area di business principale; contrazione dell’investment banking relativo a sales & trading; taglio del personale di 18.000 unità, 1/5 del totale; riduzione dei costi di 6 miliardi; cessione ad una bad bank di 74 miliardi di asset, il 40% degli RWA; investimenti per 13 miliardi in Information Technology.
Oggi, in seguito alla presentazione del piano di ieri, il titolo guadagna il 3% e raggiunge 7,44 euro, il massimo dallo scorso aprile. Moody’s giudica il colosso tedesco con un rating A3, ma lascia invariato l’outlook negativo perché il rischio di implementazione, visti tempistiche, obiettivi e tassi negativi, rimane alto.
Grecia, il nuovo premier è Mitsotakis
Mitsotakis, figlio di una delle più ricche e potenti famiglie della Grecia e leader del centrodestra, ha ricevuto l’incarico di primo ministro greco. Alle elezioni anticipate di ieri, la sua Nea Dimokratia ha ottenuto il 39,5% dei voti contro il 31,3% della sinistra Syriza, che rappresentava il governo uscente di Tsipras.
Questo risultato consente alla Nea Dimokratia di governare da sola: per la legge elettorale greca al partito vincitore va un bonus di 50 seggi che garantisce la maggioranza a chi raggiunge una percentuale intorno al 40 per cento. Il partito Mitsotakis avrà 158 seggi su 300.
La lira turca crolla
La lira turca perde il 2,1% dopo che il presidente Erdogan ha rimosso dall’incarico di governatore della Banca centrale Cetinkaya, sostituendolo con il suo vice Uysal. Il presidente aveva chiesto più volte una politica accomodante, ma Cetinkaya si è sempre rifiutato. La mossa giunge in seguito alla scelta di mantenere i tassi al 24%. La decisione di Erdogan porta a nuove preoccupazioni in merito all’indipendenza della Banca centrale dal governo.
PA, impronte digitali contro i furbetti del cartellino
È pronto il regolamento sulle impronte digitali previsto dalla legge Concretezza. Gli accessi al posto di lavoro dei dipendenti pubblici saranno verificati con impronte digitali e videocamere. “Fino ad oggi, di fatto, la facevano franca in troppi; adesso, con le impronte digitali e la videosorveglianza, preveniamo il fenomeno. È finita l’epoca delle truffe”, queste le parole del ministro della PA Giulia Bongiorno, che arrivano nel giorno in cui vengono resi pubblici i numeri dell’indagine Quinto Piano della GdF, che in due anni di lavoro ha registrato 300 episodi di assenteismo all’Ospedale di Molfetta.