La HSBC, acronimo di Hongkong and Shangai Banking Corporation, è uno dei più grandi gruppi bancari al mondo e il primo istituto di credito europeo per capitalizzazione (157 miliardi di euro). Con il nome di HSBC Holding plc è capogruppo di tantissime altre società controllate.
La banca venne fondata da un commerciante irlandese, solito viaggiare in Cina per motivi di affari. Contrariamente a come si potrebbe pensare, la HSBC ha attualmente sede a Londra, venendo spostata da Hong Kong nel 1991, in previsione del ritorno della città alla Cina nel 1997, fatto che mise fine alla storia del colonialismo inglese in Oriente.
Il motto della banca è: «The world’s local bank » (La banca locale nel mondo).
La banca preferita dai Narcos
Il 17 luglio del 2012 il Senato Americano rivelò le indagini che erano state condotte per mesi nei confronti del colosso bancario. Nel rapporto stilato dal Senato (oltre 300 pagine), venne portato alla luce un sistema di corruzione e malaffare che aveva permesso ai trafficanti di “lavare” e riportare negli USA oltre 7 miliardi di dollari. La Hongkong and Shangai Banking Corporation ammise quasi immediatamente i propri errori e patteggiò per una sanzione di circa 2 miliardi di dollari. Il sistema era marcio fino al midollo, e i dipendenti che facevano troppe domande venivano ignorati o licenziati.
Un episodio in particolare, riportato dalla serie Netflix “Dirty Money”, è quello di Everett Stern. Il sogno di Stern era entrare a far parte della CIA, ma quando venne scartato decise di accettare un posto di lavoro nel comparto antiriciclaggio della HSBC, convinto di poter fare in qualche modo la differenza. Dal primo giorno di lavoro Stern notò qualcosa di strano, gli uffici non sembravano quelli di una banca: cubicoli piccoli e vuoti, le pareti dipinte a metà e con i dipendenti che si vestivano con jeans e maglietta.
Per legge, e per dimostrare il proprio impegno contro il riciclaggio di denaro, la HSBC doveva assumere un certo numero di dipendenti che si sarebbero dovuti occupare di verificare conti e transazioni dei clienti. Ma non era quello che avveniva all’interno degli uffici della banca. Il compito di quelli come Stern era infatti l’esatto opposto, cioè cancellare tutti gli avvisi che segnalavano anomalie nelle transazioni effettuate dai clienti.
Ma come poteva un istituto bancario internazionale permettere transazioni internazionali fra società americane e gruppi terroristici?
Stern si accorse subito che qualcosa non tornava, e approfondendo le ricerche risalì ad alcune transazioni indirizzate a una certa società: la “Tajco”. Tale società era stata inserita nella Sanction List dell’OFAC (Office of Foreign Assets Control), una lista creata appositamente per indicare società e individui con i quali non era permesso fare affari, perché legati in qualche modo ad attività terroristiche e criminali. Per eludere i sistemi la HSBC utilizzava puntini e trattini inserite nel nome, come per esempio Taj. Co oppure Taj-Co.
“Era la banca perfetta per Narcos e Terroristi”
Accuse in tutta Europa
Pochi anni dopo, nel 2014, un’altra filiale del colosso bancario finisce nel vortice di un’inchiesta per riciclaggio aggravato. Questa volta la vicenda si svolge in Europa, e a finire sotto accusa è la HSBC Private Bank (Suisse) in Svizzera. Secondo il pubblico ministero del Cantone di Ginevra la banca avrebbe aiutato i propri clienti a effettuare transazioni illecite per un ammontare di oltre 180 miliardi di euro. Anche in questo caso la banca ha patteggiato per una sanzione pecuniaria di 40 milioni di franchi da versare nelle casse del Cantone.
Ma questo non è stato l’unico paese ad aprire una procedura contro la HSBC Private Bank, già nel 2017 la filiale svizzera si era impegnata a pagare 300 milioni di euro in Francia per evitare una causa per “riciclaggio del provento di frode fiscale”.
La storia continua anche oggi: ssolamente qualche settimana fa (6 agosto 2019) è stato raggiunto un accordo con il Belgio, con il quale la HSBC ha accettato di pagare una sanzione di circa 300 milioni di euro per aver creato diverse società offshore a Panama e in altri paradisi fiscali.
Nonostante le numerose procedure aperte nei confronti della HSBC, la dirigenza della banca si dice propensa al cambiamento, e negli anni dopo il 2007 sono state integrate numerose misure anti-riciclaggio. Basti pensare che il numero di conti bancari gestiti dalla HSBC Private Bank sono passati da 30.000 nel 2007 a 10.000 nel 2014.
Sempre nel 2014 nella sede di Londra vennero chiusi vari conti appartenenti a clienti musulmani e associazioni islamiche, incluso quella della Moschea del North London.
Interrogativi sulle punizioni
La HSBC ha sempre riconosciuto e pagato per i propri errori. La multa di 2 miliardi elargita dal Senato Americano è un record per questo genere di casi, ma quanti sono 2 miliardi per una banca come il colosso cinese, che fattura 53,2 miliardi di dollari l’anno? Inoltre molto spesso sembra che in questi casi nessuno venga mai condannato. Com’è possibile che nessuno dei responsabili, dal Cda ai capi reparto, sapesse niente? E’ giusto che una banca, seppur la più grande banca per capitalizzazione in Europa, possa riciclare ed evadere il fisco per miliardi di euro senza nessuna conseguenza penale per chi effettivamente ha commesso questi reati?