Carlo Pietro Giovanni Guglielmo Tebaldo Ponzi, noto come Charles Ponzi, nasce il 3 marzo del 1882 a Lugo, un paesino dell’Emilia Romagna. Cresce a Parma ed inizia gli studi a La Sapienza di Roma. Dopo aver lasciato gli studi, cambia vita e si trasferisce negli Stati Uniti. Vive a Boston, lavora in un ristorante dove la notte dorme, essendo poverissimo. Truffa i clienti sul conto da pagare e, dopo pochi, giorni Charles è licenziato.
Si sposta a Montreal, dove lavora come consulente del Banco Zarossi. La banca fallisce e Zarossi, proprietario della banca, scappa con tutti i soldi. Ponzi rimane però a Montreal ad accantonare denaro per tornare negli Stati Uniti. Mentre si trova negli uffici della banca, trova un libretto di assegni e falsifica un assegno bancario di 423$. Scoperto dalla polizia, finisce in carcere. Trascorrerà 3 anni in una prigione in Quebec. Dopo il rilascio, gestisce l’immigrazione clandestina italiana in America ma viene scoperto e torna in carcere per 2 anni.
Dopo il rilascio, Ponzi torna a Boston e scrive un libro, “La guida del commerciante”. Riceve una lettera per chiedere informazioni sul libro e vede un “Buono di Risposta internazionale”. Ponzi non aveva mai visto prima questo buono, e incuriosito chiede informazioni. Scopre che il buono, è da cambiare con il francobollo da mettere sulla risposta. Quindi, con il buono, è possibile eludere i costi postali.
La frode storica
Ponzi capì che ricevendo buoni da cambiare con francobolli da diversi Paesi poteva ottenere un profitto. Nelle diverse regioni, infatti, c’è sempre un costo della vita diverso. Di conseguenza un buono spagnolo costava 10 centesimi ed il francobollo che si riceveva in cambio poteva essere rivenduto a 20. Era possibile quindi guadagnare sulla differenza di prezzo fino al 100% del capitale investito.
Con i soldi accumulati Charles Ponzi creò una società, promettendo ai colleghi il 50% dei profitti, pagando loro delle provvigioni ogni volta che vendevano un francobollo. Nel giro di un anno raccolsero 500.000$, sulla carta. Senza fare nulla, Ponzi riuscì a creare una macchina fabbrica denaro. Com’era stato possibile? Charles da ogni operazione della società prendeva una provvigione. Questo fu l’inizio del primo schema Ponzi: mettere persone a lavorare per te e prendere provvigioni su ogni vendita, promettendo loro guadagni iperbolici.
Clarence Barron, analista finanziario, notò che c’era qualcosa di strano nel business di Ponzi. I buoni in circolazione necessari per rendere possibili i profitti dichiarati dalla società sarebbero dovuti essere 160.000.000. I buoni emessi in quel periodo, però, erano solo 27.000. Inoltre Charles non parlava di costi per comprare e spedire i buoni né di tutto il resto delle spese. Scoperta truffa, i risarcimenti chiesti a Charles Ponzi ammontavano a 2.000.000$. Charles risarcì i 2.000.000$ e si trovò sull’orlo della bancarotta. Pochi giorni dopo Charles Ponzi fu arrestato per frode.
Riconoscere uno schema Ponzi
Come riconoscere uno schema Ponzi? Vari fattori identificano questo classico tipo di truffa. Il primo su tutti è quando un business non è incentrato su un prodotto definito. In qualunque business sul marketing, infatti, l’entrata deriva solo dalla vendita.
I ricavi negli schemi Ponzi derivano quasi solo dall’entrata di una persona nella piramide finanziando il sistema, ovvero dai soldi che vengono investiti da questa nello schema. In realtà non c’è nessun profitto, chi viene pagato riceve i soldi che altri hanno investito così da dare l’illusione che il business stia crescendo. Per avere profitti, non si devono vendere prodotti, ma avere persone sotto di te che ti portino soldi a fronte della promessa di un grande guadagno futuro.
La promessa di profitti iperbolici dopo poco tempo, a patto che la persona si impegni, è quasi sempre indice di una truffa. Si prendono come esempi le persone in cima alla piramide, per far credere che sia semplice arricchirsi. Se la persona non si ferma, la persona sopra di essa nella piramide aumenta le provvigioni. La realtà è che l’80% delle persone all’interno della piramide si sostituisce continuamente, qundi chi è fra loro perde i suoi soldi, credendo di aver solo fatto un cattivo investimento.