Secondo l’Istituto nazionale di statistica il PIL italiano è fermo, sia rispetto ai tre mesi precedenti sia su base annua. L’economia italiana ha quindi rallentato dopo il marginale recupero ottenuto nel primo semestre dell’anno, ma complessivamente permane una fase di sostanziale stagnazione visto che, per il quinto semestre consecutivo, la variazione congiunturale si attesta intorno allo zero.
Il dato è il risultato di un rallentamento del settore dell’agricoltura, silvicoltura, pesca e industria, mentre il settore dei servizi segnala una performance positiva. Dal lato della domanda, vi è un contributo nullo sia della componente nazionale (al lordo delle scorte), sia della componente estera netta.
Questo risultato sembra presagire un autunno di fuoco per i conti pubblici con il governo privato di spazi di manovra e costretto a presentare la finanziaria 2020 e il DPB, il documento programmatico di bilancio con il quale convincere l’Unione Europea della tenuta dei conti pubblici italiani.
Il 20 ottobre sarà presentata la legge di bilancio 2020. L’entità complessiva della manovra dovrà essere di almeno 35 miliardi con 8-10 miliardi destinati a coprire reddito di cittadinanza e quota 100, 4-5 miliardi per presiedere una nuova fase di spending review e 23,1 miliardi almeno necessari per sterilizzare gli aumenti 2020 di Iva e accise.
Inoltre, il 6 settembre Moody’s pubblicherà il nuovo rating sovrano dell’Italia. Lo scorso ottobre l’Agenzia ha declassato il rating italiano da Baa2 a Baa3 (outlook stabile), ovvero l’ultimo “step” prima di un giudizio di “non investment grade”, il grado che si attribuisce ai Paesi (o agli emittenti di debito in genere) che offrono grandi rendimenti ma maggiori rischi di non esser capaci di rimborsare i propri creditori. Il 25 ottobre si esprimerà invece Standard & Poor’s, che lo scorso aprile ha lasciato invariato il rating del nostro Paese a BBB, con outlook però che resta negativo.
Dulcis in fundo, a inizio novembre la Commissione Ue presenterà le proprie previsioni economiche. Bruxelles dovrà verificare che l’Italia sia in grado di rispettare i vincoli di bilancio dell’Italia in base ai nuovi paramenti aggiornati su Pil, rapporto deficit-Pil e rapporto debito-Pil e infine entro fine mese esprimerà un parere sulla legge di bilancio italiana.