Governo: il giuramento del Conte bis
Questa mattina è avvenuto il giuramento per Giuseppe Conte e i ventuno ministri designati: come di rito, in primis hanno giurato di fronte a Sergio Mattarella i ministri senza portafoglio, ed in seguito quelli assegnati ai vari ministeri. Non sono mancati diversi apprezzamenti da parte dell’Unione Europea, in particolare espressi dal Presidente e dal vicepresidente della Commissione Ue Juncker e Timmermans. Intanto, giunge la notizia che la fiducia della Camera e del Senato al nuovo esecutivo sono previste rispettivamente per Lunedì e Martedì prossimo.
L’Italia indica Gentiloni per l’Europa
Il primo atto formale del nuovo Consiglio dei Ministri è stata proprio la proposta (confermata dalla Presidente Von Der Leyen) dell’ex premier Paolo Gentiloni come commissario Ue. Per essere più specifici, ricoprirà l’incarico di commissario per gli Affari economici succedendo quindi a Pierre Moscovici. Con lui, il PD completa il quadro dei suoi esponenti presenti nelle file europee dopo David Sassoli, già nominato Presidente dell’europarlamento.
Germania: crollano gli ordini manifatturieri
L’istituto federale di statistica ha rilevato una variazione degli ordini industriali su base mensile pari al -2,7 %, a fronte di una previsione del consensus più ottimistica e pari al -1,4 %. Inoltre, su base annua, rispetto a Luglio 2018 è stata registrata una incredibile diminuzione del 5,7 %. Continuano quindi i dati negativi sull’andamento dell’economia tedesca, che dovrebbero tuttavia preoccupare anche l’Italia, essendo la Germania il nostro maggiore partner commerciale in termini assoluti.
Mercati: ancora positivo il FTSE MIB
Ancora in territorio positivo la Borsa italiana che continua a inanellare prestazioni positive, soprattutto grazie al settore bancario; lo spread diminuisce fino a toccare quota 150 e le banche italiane volano confermando la correlazione negativa già esistente. A stemperare gli animi arriva tuttavia l’agenzia di rating Fitch, chiarendo con una nota come il nuovo governo «riduce il rischio di uno scontro con l’Unione europea, ma non dà ancora piena chiarezza su importanti scelte sulle politiche fiscali ed economiche». Inoltre, ha anche sottolineato le enormi problematiche tutt’ora irrisolte, come l’entità del debito pubblico e le basse prospettive di crescita.