€STR, il successore di Eonia
Al via l’utilizzo di €STR, il nuovo indicatore di riferimento per i depositi overnight. Il tasso, denominato euro short-term rate (€STR), è calcolato considerando le transazioni unsecured effettivamente avvenute per prendere a prestito denaro con scadenza a un giorno da un panel allargato di banche dell’area euro. Diversamente dall’Eonia, non ci si concentra più sul lato dell’offerta di liquidità, ma su quello della domanda, in teoria meno volatile, e si riferimento al giorno precedente. Da oggi lo €STR è pubblicato in ogni giornata operativa del sistema Target2, alle ore 8.00 sul sito della BCE, sulla piattaforma denominata Market Information Dissemination e nello Statistical Data Warehouse. Per permettere la transizione nella banche, fino al 2022 convivrà con con il vecchio tasso Eonia.
Vaticano, indagine sulle finanze e cinque dirigenti sospesi
Nel mirino diverse operazioni finanziarie effettuate da alcuni uffici della Segreteria di Stato, principalmente compravendite immobiliari milionarie a Londra. L’Espresso rivela che ieri gli uomini della Gendarmeria hanno proceduto con perquisizioni e sequestri e questa mattina sono stati sospesi dalle proprie funzioni due dirigenti apicali degli Uffici della Segreteria di Stato, un’addetta all’amministrazione e due figure cardine: monsignor Mauro Carlino, da poco capo dell’Ufficio Informazione e Documentazione, e Tommaso Di Ruzza, il direttore dell’Aif, ovvero dell’organismo che si occupa di antiriciclaggio. Sotto la lente anche i flussi finanziari dei conti su cui transita l’Obolo di San Pietro, ovvero le offerte di beneficienza che arrivano al pontefice dai fedeli di tutto il mondo.
Brexit, Johnson lancia il suo ultimatum alla UE
Oggi, al congresso dei Conservatori di Manchester, il premier britannico ha presentato la sua ultima offerta per evitare una Brexit no deal. L’Irlanda del Nord uscirebbe sia dall’UE sia dall’unione doganale nel 2021 come il resto del Regno Unito, provocando così l’introduzione di controlli al confine tra Irlanda e Irlanda del Nord, ma rimarrebbe soggetta alle normative europee fino ad almeno al 2025 per i beni agricoli e quelli industriali. Johnson si augura che l’Unione Europea possa finalmente scendere a compromessi, ma se così non fosse l’unica alternativa per il premier sarebbe l’uscita no deal, che potrebbe avvenire già prima del 31 ottobre.