PayPal ha deciso di abbandonare il progetto Libra. Passano dunque a 27 le multinazionali che dovrebbero formare il consorzio dietro alla criptovaluta di casa Facebook.
Libra
Libra è una stable-coin (il suo valore non subirà oscillazioni pesanti come le altre cripto) con cui Facebook e i suoi partner, come Visa e Mastercard, vogliono aumentare l’inclusione finanziaria in tutto il mondo a partire dal 2020, ma non solo. Come riporta il sito del progetto, circa il 31% della popolazione mondiale non ha un conto in banca, mentre chi lo possiede ha problemi a trasferire denaro attraverso i confini: solamente due dei problemi che verrebbero risolti da questa criptovaluta. I 28 partner, per partecipare, hanno dovuto versare 10 milioni di dollari ciascuno.
Preoccupazioni da tutto il mondo
Ma la soluzione proposta da Libra non ha ricevuto il miglior feedback. Sia negli Stati Uniti che in Europa gli enti regolatori sono preoccupati dal fatto che il progetto possa rappresentare un modo per scavalcare leggi riguardo al riciclo del denaro e all’evasione fiscale. Riguardo a questo, la Francia ha annunciato che intende bloccare l’intero sviluppo di Libra nell’Unione.
Il primo abbandono
E da ieri, con l’abbandono da parte del primo partner, i problemi diventano più seri. Dalle parole di PayPal sembra che il problema sia come il progetto verrebbe realizzato, non l’idea dietro di esso, che viene invece condivisa:
«PayPal ha deciso di rinunciare a successive partecipazioni alla Libra Association e di continuare a concentrarsi sulla propria missione e sulle proprie priorità di business, sforzandosi a democratizzare l’accesso ai servizi finanziari per le popolazioni scarsamente servite»
La motivazione precisa dietro alla decisione è però ancora sconosciuta.
La situazione è pronta a peggiorare: PayPal potrebbe far partire una reazione a catena. Il Wall Street Journal riporta che sia Mastercard che Visa stanno riconsiderando le proprie posizioni, in vista di un meeting previsto per il 14 ottobre. Il CEO di Visa, Al Kelly, ha addirittura reso chiaro il fatto che la propria compagnia non avesse mai confermato ufficialmente di aderire al progetto.