Nasce Wine Listening, una nuova app nata di recente da una start up italiana che, sfruttando AI e Big Data, permette di associare all’esperienza degustativa di vini la playlist musicale più adatta, amplificando in tal modo le sensazioni della degustazione stessa.
Gabriele Cedrone, ingegnere e sommelier, e il deejay produttore Marco Iacobelli sono i creatori dell’app nata tra Sora e San Donato che, inquadrando l’etichetta del vino tramite smartphone, si collega ad un database che censisce più di 2,5 milioni di vini (catalogando rispettivamente 1600 vitigni per criteri acidità, struttura e sentori) e che, tramite Spotify, abbina al gusto sottostante il giusto sottofondo musicale per massimizzare l’esperienza.
Il funzionamento dell’applicazione si basa su algoritmi di AI e analisi di Big Data, sviluppati su ricerche condotte dal Crossmodal Research Laboratory di Oxford e studiati sulle sinergie che si creano tra musica e vino: lo stesso team ha constatato come ascoltare una specifica frequenza audio o un brano durante la degustazione di vino o di un piatto ne influenzi la valutazione. La percezione delle caratteristiche olfattive-gustative risulta infatti alterata riflettendosi in un’accentuazione del “buono”, o al contrario nel gusto sgradevole di un assaggio
I developers di Wine Listening, tramite digitalizzazione del metodo Spence, così chiamato dall’omonimo psicologo sperimentale di dipartimento Charles Spence di Oxford, sono riusciti a consentire alla piattaforma di associare suoni al vino in base a 20 specifici parametri nella fase di matching.
Sulla base dei risultati delle analisi organolettiche, Wine Listening effettua in tempo reale un’audio analisi di tracce da Spotify, catalogate per ritmo, timbro, intonazione e abbina il giusto sottofondo, garantendo tramite i giusti abbinamenti un’esperienza sensoriale unica e completa.
Wine Listening è già operativa e ha partecipato a diversi eventi culturali a livello europeo ed è stata una delle protagoniste dell’Internet Festival-Forme di Futuro Pisa, che si è svolto il 12 ottobre scorso nella sua nona edizione, considerato evento incentrato sull’evoluzione degli ecosistemi digitali. Il centro dello show è stato un vero e proprio storytelling del vino lungo tutto il percorso di produzione, accompagnato da un crescendo di immagini e suoni: da qui sono partiti i primi test sui “Cocktail del Futuro”, dove sicuramente risentiremo parlare Wine Listening.