Turchia: altri 300 militari russi al confine
La Russia ha inviato altri 300 agenti della polizia militare in Siria per “compiti speciali” nella fascia di 30 chilometri lungo il confine con la Turchia: lo riferisce il ministero della Difesa di Mosca precisando che i soldati sono arrivati nel Paese dalla Cecenia.
Una nuova ricerca di Amnesty International ha rivelato che, nei mesi che hanno preceduto la sua incursione militare nel nordest della Siria e prima del tentativo di creare la cosiddetta “zona sicura” oltre i suoi confini, la Turchia avrebbe rimpatriato forzatamente rifugiati siriani. Amnesty International ha incontrato o parlato con rifugiati che hanno denunciato di essere stati picchiati o minacciati dalla polizia turca affinché firmassero documenti in cui attestavano di aver chiesto di tornare in Siria. “In realtà – sostiene la Ong – le autorità turche li hanno costretti a tornare in una zona di guerra e hanno posto le loro vite in grave pericolo”.
Conte positivo su coalizione Pd-M5S: c’è futuro
Il premier Giuseppe Conte a Narni, all’evento ‘di coalizione’ che vede sul palco M5S, Pd e Leu nell’ultimo giorno di campagna elettorale per le regionali in Umbria, ha affermato che la manovra è fortemente redistributiva e – osserva Conte – “è una manovra che introduce tasse sulla plastica, sui tabacchi, per i colossi del web ma introduce più soldi alle famiglie, a partire da quelle più numerose. Diamo più soldi in busta paga ai lavoratori, potenziamo la ricerca”.
“Lavorando insieme, lavorando in squadra, lavoreremo sempre meglio, ci affiateremo sempre di più, che è fondamentale”, spiega Conte, dopo la sua visita alla Treofan, interpellato sullo slancio che può dare alla coalizione di governo l’evento di Narni. Una coalizione che “ha un futuro”, sottolinea Conte replicando a chi gli chiede se ci sia una prospettiva per l’alleanza di governo.
Per quanto riguarda l’assenza di Renzi, il premier osserva: “Ci saranno tante altre occasioni per coinvolgerlo”.
Decreto fiscale: credito d’imposta del 30% per i commercianti
Una delle novità dell’ultima bozza del decreto fiscale è che è in arrivo per i commercianti un credito d’imposta del 30% delle commissioni sulle transazioni con carte e bancomat, che sarà riconosciuto alle piccole attività con ricavi e compensi entro i 400mila euro. Il credito d’imposta partirà dalle spese sostenute dal 1 luglio 2020 (quando entreranno in vigore anche le multe per chi non accetta il Pos) e potrà essere utilizzato esclusivamente in compensazione. I costi sono calcolati per il primo anno in 26,95 milioni, che diventano 53,9 milioni.
Tra le altre novità contenute nell’ultima bozza del decreto fiscale ci sono anche i tagli alle spese dei ministeri per complessivi 3 miliardi e 89 milioni. Le “riduzioni alla dotazioni finanziarie” sono previste già per il 2019 dall’articolo 59 del decreto, contenente le disposizioni finanziarie. Esse servono a sostenere alcune misure, tra cui lo spostamento degli acconti fiscali al prossimo anno. Lo stesso articolo stabilisce che entro 20 giorni dalla pubblicazione del decreto il Mef può autorizzare rimodulazioni all’interno dei singoli ministeri, ma garantendo comunque i risparmi.