Perché parlare di politica monetaria?
In questa Guida parleremo di politica monetaria, dandone una prima definizione e vedendo a livello tecnico e pratico come essa venga attuata. Leggendo i quotidiani economici e finanziari, si capisce che negli ultimi dieci anni la politica monetaria sia diventata la principale protagonista del dibattito economico. Vedremo infatti quanto essa sia fondamentale per i mercati finanziari e l’economia in generale, essendo a tutti gli effetti un “osservato speciale” in grado di influenzare entrambi profondamente. Faremo riferimento in particolare alla politica monetaria e agli strumenti della Banca Centrale Europea (BCE), per via della sua rilevanza nel sistema economico italiano.
Cos’è la politica monetaria?
La politica monetaria è l’insieme delle decisioni e degli strumenti della banca centrale per orientare e modificare la quantità e il costo della moneta nel sistema economico. Modificando queste variabili, la banca centrale gioca un ruolo cruciale nell’indirizzare la crescita del PIL e dell’inflazione del Paese – o più Paesi – di cui fa parte. Nello specifico, questo indirizzo avviene attraverso le decisioni in merito al tasso d’interesse.
Il tasso d’interesse è, a tutti gli effetti, il costo del denaro nel tempo, e infatti viene determinato dall’interazione fra domanda di denaro espressa dal pubblico, riassumibile in famiglie, imprese e Stato, e offerta di denaro, fissata dalla Banca Centrale.
Come funziona la politica monetaria?
La banca centrale influenza la quantità di moneta presente nell’economia, modificando la base monetaria che a sua volta influenza il tasso d’interesse. Vediamo meglio il significato di questi termini:
- La quantità di moneta: rappresenta tutta la moneta in circolazione in un sistema economico in un dato momento.
- La base monetaria: è una parte di tutta la moneta in circolazione nel sistema economico, più precisamente quella sotto il controllo diretto della banca centrale. Essa è rappresentata da: moneta legale in circolazione (monete metalliche, banconote e depositi), attività finanziarie immediatamente convertibili in moneta legale e riserve presso la banca centrale.
- Il tasso d’interesse, infine, è a tutti gli effetti il prezzo della moneta. Esso è infatti individuato dall’incontro fra domanda di moneta da parte del pubblico e la quantità di moneta offerta dalla banca centrale: in equilibrio la banca centrale offre una certa quantità di moneta che soddisfa la domanda del pubblico, disposto a ottenerla ad un certo tasso d’interesse.
Riassumendo, la banca centrale controlla la quantità di moneta offerta e modificandola influenza il tasso d’interesse, che è il principale strumento della politica monetaria.
Come si trasmette la decisione sul tasso d’interesse all’economia reale? Oltre che influenzando il tasso d’interesse reale e il costo del capitale, anche attraverso il canale del credito. Ovvero, le banche commerciali, quelle di cui si servono i clienti retail come noi, prendono denaro a prestito dalla banca centrale ad un tasso d’interesse stabilito da essa e di riflesso prestano denaro alla clientela a un tasso d’interesse congruo a quello da cui lo hanno ricevuto dalla banca centrale. In questo modo, la banca centrale influisce indirettamente sul credito a imprese e famiglie: lo favorisce quando l’economia sta rallentando, abbassando il tasso d’interesse. Attraverso questo canale, si trasmettono le decisioni di politica monetaria della banca centrale ed essa può perseguire i suoi obiettivi di livello di inflazione, crescita del PIL e occupazione. Facciamo subito una distinzione riguardo gli obiettivi della banca centrale :
- Banche centrali come la BCE, la Bank of England e la Bank of Japan hanno un solo obiettivo da perseguire nel loro mandato: il livello di inflazione. La BCE, per esempio, nel suo statuto ha come obiettivo quello di mantenere un livello dell’inflazione del 2% a medio termine. Il Consiglio direttivo della BCE persegue tale obiettivo in modo simmetrico, ciò implica che scostamenti negativi e positivi da questo target siano considerati non idonei. Il livello del 2% offre un chiaro ancoraggio per le aspettative di inflazione, che è essenziale per mantenere la stabilità dei prezzi. Gli obiettivi di crescita del PIL e raggiungimento della piena occupazione sono favoriti, nelle intenzioni della BCE, in modo naturale dal perseguimento del target di inflazione.
- Banche centrali quali la Federal Reserve (comunemente FED, la banca centrale americana), devono perseguire per statuto un obiettivo di politica monetaria più ampio: mantenere stabile l’inflazione, ma anche la crescita del PIL e dell’occupazione.
In questa lezione abbiamo introdotto il concetto di politica monetaria e dato una prima immagine di chi la attua, come e con quali obiettivi. Nella prossima lezione, vedremo nello specifico gli strumenti che ha la banca centrale per attuare la politica monetaria mentre in quelle successive ci concentreremo specificamente sulle tipologie e il funzionamento delle operazioni che attua la BCE.