In Inghilterra è in atto una battaglia sull’NHS, il sistema sanitario nazionale che rappresenta il quinto più grande datore di lavoro al mondo. Fra meno di una settimana sarà tempo di elezioni, ed uno degli argomenti più dibattuti è proprio l’accordo commerciale tra Stati Uniti e Regno Unito che dovrà essere firmato dopo la Brexit, che potrebbe permettere alle compagnie farmaceutiche americane di aumentare i prezzi nei confronti dell’NHS.
Il Regno Unito è una nazione ricca con una popolazione che sta invecchiando e un sistema sanitario finanziato dallo Stato. Si stima che l’NHS abbia speso 33.7 miliardi di dollari in medicinali nel 2017, senza contare i costi provenienti da Scozia, Galles e Irlanda del Nord. Nello stesso anno, gli Stati Uniti hanno esportato in totale 56 miliardi di dollari in farmaci, di cui 3.6 sono stati acquistati dal Regno Unito. I dati evidenziano che l’ago della bilancia pende oltre oceano, trattandosi di un accordo estremamente necessario per il vecchio mondo ma non per il nuovo.
Secondo il leader dell’opposizione, il labourista Jeremy Corbyn, l’attuale Primo Ministro vorrebbe vendere l’NHS a Trump, esponendola a rialzi di prezzi e permettendo che i servizi vengano privatizzati. Boris Johnson afferma però che l’NHS non verrà mai nominata durante le trattative commerciali.
La popolazione inglese è preoccupata dal fatto che il prezzo dei farmaci potrebbe raggiungere quello sul suolo americano, dove la spesa per persona è quasi tripla e il sistema sanitario locale considerato uno dei peggiori al mondo.
Gli Stati Uniti giustificano i prezzi spiegando che in Inghilterra essi sono artificialmente tenuti bassi a causa dei sussidi da parte del governo, che renderebbero la competizione più ardua per le compagnie americane. Effettivamente il prezzo dei farmaci nel Regno Unito viene deciso dallo stato in base a moltissimi fattori. Gli Usa, nel caso dovessero aumentare la propria presenza nel mercato inglese, chiederanno più trasparenza per verificare il corretto funzionamento di tali sussidi.
Un aumento dei prezzi potrebbe riflettersi in tutto il mondo, perché molte nazioni utilizzano come benchmark i prezzi inglesi per i loro farmaci. Un accordo favorevole agli Stati Uniti potrebbe quindi fornirgli un precedente da sfruttare con altre Nazioni.