Le banche tradizionali cresciute attorno alla carta, alle filiali ed al contante, nel XXI secolo sono costrette ad evolversi. Il loro nuovo habitat è quello della trasformazione digitale, un ambiente più liquido rispetto al passato che necessita di un modello di business più dinamico. L’incrocio tra tecnologia e finanza ha trasformato in modo radicale la struttura dei servizi finanziari ed ha aperto a nuove collaborazioni con attori molto diversi, in particolare i giovani, diventati i veri protagonisti della rivoluzione del Fintech.
La trasformazione digitale
A inizio dicembre 2019, il CEO di Unicredit Jean Paul Mustier ha presentato il nuovo piano industriale per il 2020 annunciando il taglio di 8.000 posti di lavoro e la chiusura di 450 filiali. Anche la Banca d’affari statunitense Morgan Stanley ha annunciato che farà fuori il 2% della sua forza lavoro, per un taglio complessivo di 1.500 dipendenti. In un contesto in cui i margini sono estremamente bassi, questo processo di snellimento è essenziale per ridurre i costi e sfruttare le opportunità offerte dalla trasformazione digitale. La richiesta di servizi sempre più personalizzati e l’arrivo sul mercato di attori non tradizionali, soprattutto appartenenti al settore informatico, hanno spinto le banche a ridimensionarsi e adattare la propria struttura ai cambiamenti ambientali in corso.
Verso la new bank
Non solo tagli, ma anche un radicale ripensamento del modello di business è la conditio sine qua non per competere nell’era delle new banks digitali. Lo aveva già capito Bill Gates, quando nel 1997 aveva affermato che
<<Abbiamo bisogno dei servizi bancari, ma non abbiamo più bisogno delle banche>>.
Seppure necessario, questo processo ha portato all’insorgere di diversi malumori, soprattutto di natura sociale e culturale. In Italia, ad esempio, solo il 35% dei clienti si affida ai servizi di e-banking mentre le sedi fisiche continuano ad essere il cuore pulsante del sistema per la maggior parte dei cittadini. Per risolvere questo gap e porsi in un’ottica di cambiamento, è necessario che il settore bancario adotti una visione di medio-lungo termine ed operi un processo continuo di modernizzazione. Per non essere tagliate fuori dai nuovi operatori del Fintech, gli istituti finanziari tradizionali dovranno riuscire a stare al passo con la digitalizzazione.