Iran: attacco missilistico, terremoto e schianto aereo civile
Questa notte è andata in scena la vendetta iraniana per l’uccisione statunitense del generale Soleimani: 22 missili hanno colpito due basi militari in Iraq che ospitano soldati americani, nessun ferito ma Trump nel discorso alla nazione di stasera annuncia nuove sanzioni per lo stato di Teheran.
Sempre oggi, alle prime luci dell’alba un terremoto di magnitudo 4.9 ha colpito l’Iran sudorientale dove è presente un impianto nucleare, non si conoscono ancora i danni.
Infine, questa mattina un aereo di linea diretto in Ucraina è precipitato poco dopo essere decollato dalla capitale iraniana, 176 i morti e ancora da chiarire le dinamiche.
Al tragico bollettino si aggiungono le 50 vittime iraniane schiacciate dalla folla durante i funerali di ieri di Soleimani.
Crisi Libica, tutti mobilitati per la tregua
Per recuperare l’iniziativa politica che l’Italia ha perso negli ultimi mesi in Libia, oggi il Premier Conte avrebbe dovuto incontrare i due protagonisti della crisi: il generale libico Haftar e il primo ministro del Governo di accordo nazionale della Libia Al Sarraj.
Il colloquio con il primo si è tenuto nel pomeriggio a Palazzo Chigi, mentre il secondo sembra aver cancellato l’incontro dopo essere stato a Bruxelles e aver ribadito di voler fermare gli attacchi dell’“aggressore” Haftar contro “il governo legittimo libico”.
Sempre oggi Erdogan e Putin si sono incontrati ad Istanbul ed entrambi hanno chiesto il cessate il fuoco in Libia a partire da Domenica. La Turchia vi ha inviato un primo contingente di soldati a sostegno del governo di al Sarraj, che non combatteranno ma avranno un ruolo di coordinamento a supporto di Tripoli.
Brexit, l’incontro di Johnson e von der Leyen
Oggi il Premier inglese e la Presidente della Commissione UE si sono incontrati a Londra per discutere le relazioni del dopo Brexit tra UE e Regno Unito. Per la von der Leyen l’intesa è possibile, anche con zero dazi, ma è necessario più tempo. Se non si estende il periodo di transizione oltre il 2020, non ci si può aspettare “un accordo su ogni singolo aspetto della nuova partnership”, ma bisogna individuare le priorità.