Cosa si intende con il termine “Coupon Swap”?
A) Contratto in cui due controparti si scambiano reciprocamente un flusso di interessi a tasso fisso e a tasso variabile
B) Contratto in cui due controparti si scambiano reciprocamente valute differenti
C) Nessuna delle precedenti
Mediante un coupon swap due controparti effettuano scambi di flussi, in date stabilite e per un periodo prefissato, applicando un tasso fisso a un capitale nozionale per tutta la durata del contratto con riferimento al primo soggetto, e contestualmente applicando un tasso variabile al medesimo capitale nozionale con riferimento al secondo soggetto.
Il soggetto che si impegna a corrispondere il tasso fisso è detto fixed rate payer e si attende, ovviamente, un rialzo nei tassi di interesse; al contrario, il sottoscrittore che si impegna a corrispondere il tasso variabile è detto floating rate payer e si attende un ribasso nei tassi di interesse.
In corrispondenza di ogni data di liquidazione periodica si calcolano gli interessi di entrambi i sottoscrittori e si procede alla liquidazione della differenza tra i due flussi. In particolare, se il tasso fisso supera il tasso variabile il fixed rate payer deve versare l’importo differenziale al floating rate payer; se il tasso variabile è superiore a quello fisso, le posizioni delle due controparti si invertono.
Cosa sono gli “Incoterms”?
A) Accordi relativi ai tassi di interesse delle obbligazioni
B) Scadenze prestabilite per determinati prodotti finanziari
C) Clausole utilizzate nel commercio internazionale
Gli Incoterms, acronimo di International Commercial Terms, corrispondono a clausole comunemente utilizzate nella prassi del commercio internazionale.
Questi si applicano esclusivamente ai contratti di vendita internazionale di beni mobili e sono volti a dare esatta definizione alla ripartizione delle responsabilità per eventuali danni o costi derivanti dalla consegna della merce. Essi non hanno la funzione di regolare altri aspetti del contratto di vendita e rimangono estranei ad altri negozi.
Gli Incoterms sono incorporati nel contratto solo e soltanto se esplicitamente richiamati dalle parti e quindi non costituiscono regole normative: hanno esclusivamente natura pattizia.
Cosa si intende con il termine “Venture Capital”?
A) Attività di investimento istituzionale in capitale di rischio di aziende non quotate
B) Attività di investimento istituzionale in capitale di rischio di aziende quotate
C) Fusione tra PMI
Il venture capital corrisponde ad una forma di investimento (in genere di medio-lungo termine) in imprese non quotate (solitamente start up), caratterizzate da un alto potenziale di sviluppo e crescita, effettuata con l’obiettivo di ottenere un consistente guadagno dalla vendita della partecipazione acquisita o dalla quotazione in borsa.
Se la società in cui si è investito ha successo, l’uscita dell’investitore istituzionale avviene nel momento in cui la società reggiunge lo sviluppo previsto. Nel caso di insuccesso l’investitore abbandona quando si rende conto che non è più possibile risolvere la situazione di crisi.
Il disinvestimento può avvenire in diversi modi:
• con la quotazione in Borsa dei titoli della partecipata;
• con la vendita dei titoli ad un’altra società o investitore istituzionale;
• con il riacquisto della partecipazione da parte del gruppo imprenditoriale originario;
• con la vendita a nuovi e vecchi soci.