Aggiornamenti completi dalla Libia.
Da un comunicato diffuso dal portavoce della presidenza egiziana si apprende che, al termine dei colloqui tra Giuseppe Conte e Abdel Fattah al-Sisi al Cairo, è stato: “concordato di intensificare gli sforzi congiunti per sostenere una soluzione politica inclusiva” e tale da “ripristinare la stabilità in Libia”.
Argomento dell’incontro è stato anche il caso Regeni, più sentito con l’avvicinarsi dell’anniversario della scomparsa dell’attivista: il Presidente egiziano ha assicurato massima cooperazione.
Il Premier italiano Conte ha poi dichiarato in giornata: “non escludiamo invio di militari, ma solo in condizioni di sicurezza” e che: “ne discuteremo a Berlino e se ci saranno le premesse l’Italia è disponibile”, riferendosi alla conferenza programmata e confermata a Berlino per domenica 19 gennaio.
Intanto, il ministero della difesa russo fa sapere da Mosca che la tregua resta in vigore a tempo indeterminato, nonostante il rifiuto del generale Khalifa Haftar di siglare un accordo formale con Tripoli:
il generale ha infatti chiesto due giorni per discutere la tregua con i leader delle tribù che sostengono l’esercito nazionale libico, prima di apporre la propria firma.
Australian Open: gli incendi creano problemi.
Gli incendi continuano a dilaniare l’Australia rendendo impossibile lo svolgimento di ogni attività e le fiamme nello Stato di Vittoria hanno ormai raggiunto Melbourne causando problemi anche al rinomato torneo Australian Open, tanto che Marija Sharapova ha lasciato un match a causa di un attacco di tosse causato dal fumo sprigionato dai roghi.
Intanto, il primo ministro australiano Scott Morrison ha fatto sapere che da settembre, i numerosi incendi hanno inghiottito 10 milioni di ettari di terreno, ucciso 28 persone e oltre 1 miliardo di animali, nonché carbonizzato migliaia di case negli Stati del Nuovo Galles del Sud e Victoria.
Iran: primi arresti abbattimento Boeing 737 ucraino.
Il portavoce della magistratura di Teheran, Gholamhossein Esmaili, ha dichiarato che: “saranno puniti tutti i responsabili. L’Iran ha avviato un’indagane a tutto campo sull’aereo ucraino abbattuto e alcune persone sono state arrestate in merito nelle ultime 72 ore”, ha poi aggiunto che: “il governo si sente responsabile per le vittime e rispetterà tutti i propri obblighi legali, ma cosa più importante è che il nostro popolo sia rassicurato sul fatto che tali incidenti non si ripetano”.