Tesla non si ferma e punta a Toyota
Aprono i mercati in America e Tesla parte con il suo massimo storico di 882.59 dollari, continuando l’incredibile trend di crescita che la sta portando sempre più vicina a Toyota, che potrebbe rischiare di perdere il titolo di produttore di automobili con la valutazione più alta al mondo. Solamente nella giornata di ieri, 3 febbraio, il titolo ha guadagnato il 20%. Mentre leggi quest’articolo, il prezzo delle azioni continua a salire.
Al momento l’azienda di Musk vale 30 miliardi di dollari in più di General Motors, Ford e Chrysler sommate insieme, anche se confrontando i ricavi lo scenario si inverte, con $25 mld per Tesla e $425 per il gruppo dei 3 grandi produttori americani.
È per questo motivo che alcuni credono che questa non sia altro che un’altra bolla, e che il titolo sia destinato a precipitare. Chi shorta però continua a bruciare miliardi di euro, mentre il mercato dell’elettrico, che ogni giorno diventa più grande, aiuta a far prosperare, in borsa e non, la casa che più di tutte ha spinto per il suo sviluppo, arrivando anche a distribuire pubblicamente i propri brevetti.
Musk vuole esperti di intelligenza artificiale, non di curriculum
A Elon Musk non importa che tu abbia un dottorato, non è un problema nemmeno se ancora non hai ottenuto il diploma. Se sei un esperto di intelligenza artificiale, a Tesla c’è posto per te. E anche a casa sua, visto che a breve ospiterà un party/hackaton durante il quale sarà possibile sfidarsi a colpi di tastiera e chissà, forse vincere un posto nella sua rivoluzionaria azienda.
Su Twitter, la piattaforma preferita dell’eccentrico miliardario, Musk invita a candidarsi per entrare a far parte della squadra di Tesla specializzata in intelligenza artificiale, preferendo reclute che si trovino in California e Texas, ma il fatto che lui stesso abbia detto che “va bene chiunque si trovi vicino ad una Gigafactory” fa sperare anche gli europei, dati che presto verrà aperta una nuova fabbrica Tesla a Berlino. Insomma nel proprio curriculum non ci sarà bisogno di menzionare scuole o università prestigiose, ma per ottenere il posto si dovranno fare i conti con un test di programmazione “hardcore” (sempre utilizzando le parole di Musk).
Il piano è quello di prepararsi a rendere completamente autonome le macchine Tesla, che possiedono già l’hardware necessario ma richiedono aggiornamenti dal punto di vista software.