Dopo Tesla, Elon Musk è pronto a tornare in borsa con un’altra delle sue compagnie. Non si tratta però di SpaceX, ma di Starlink, il sistema di internet satellitare sviluppato dalla compagnia spaziale privata di Musk che vale già decine di miliardi di dollari.
Cos’è Starlink
Starlink è una costellazione di satelliti che permetterà un’accesso ad internet facile e veloce a chi non riesce ad ottenerlo tramite le infrastrutture classiche, come la fibra ottica.
I satelliti, per garantire il corretto funzionamento del sistema, dovranno essere numerosissimi: per adesso ne sono previsti 12,000 da lanciare entro il 2020, ma potrebbero anche raggiungere i 42,000 nel futuro. Al momento, grazie a 4 lanci effettuati “in casa” (cioè da SpaceX), sono già 240 i satelliti in orbita. Un singolo Falcon 9 è in grado di portarne nello spazio 60 alla volta.
A differenza dei classici provider di internet satellitare, Starlink sfrutterà dei satelliti molto più piccoli e vicini alla Terra, così da coprire un’area più vasta e offrire una connessione più veloce e priva dei ritardi notevoli che caratterizzano al giorno d’oggi questo tipo di servizi.
L’IPO
Elon Musk non si sente ancora pronto a far entrare SpaceX in borsa, nonostante il fatto che gli investitori farebbero di tutto per garantirsi un pezzo di un delle compagnie più all’avanguardia al mondo, che sta dominando il settore dell’industria aerospaziale. Musk spiega che l’azienda potrebbe diventare pubblica quando coprirà le tratte tra la Terra e Marte regolarmente. Ma per Starlink la storia è diversa.
Gwynne Shotwell, presidente di SpaceX, spiega che Starlink al momento è una compagnia privata, ma è quel tipo di business che può essere subito reso pubblico.
In una conferenza per gli investitori, organizzata da SpaceX e JP Morgan, Shotwell ha infatti annunciato che Starlink diventerà una società pubblica scambiata in borsa grazie ad una IPO. Al giorno d’oggi le stime degli investitori vedono una valutazione di Starlink pari a 33 miliardi di dollari.
Vuoi sapere di più riguardo alle Initial Public Offering? Leggi la nostra guida: “IPO: come quotarsi in Borsa e perché“.
Il futuro
Starlink permetterà per la prima volta a SpaceX di offrire un servizio direttamente ai consumatori, che potranno utilizzarlo a partire da questa estate (Elon Musk lo ha già usato per pubblicare un tweet). Secondo Musk il servizio sarà contemporaneamente più veloce e più economico, oltre ad essere in grado di far connettere ad internet chi al momento non ha alternative, vivendo in zone remote del pianeta: la copertura di Starlink sarà infatti praticamente globale, e raggiungerà quei 3 miliardi di persone che ancora non possono navigare il web. Tra i vari ostacoli che dovranno essere affrontati nel futuro c’è ovviamente la competizione ma anche la comunità scientifica.
SpaceX non è infatti l’unica compagnia che sta sviluppando questa tecnologia. Tra i vari spicca sicuramente Jeff Bezos, che oltre a combattere SpaceX con la sua Blue Origin vuole lanciare un proprio servizio di internet satellitare a copertura globale.
La comunità scientifica è invece preoccupata, perché ritiene che avere costellazioni da migliaia di satelliti in orbita intorno alla Terra andrà a rendere praticamente impossibili alcune serie di misure effettuate dagli astronomi dal suolo. Musk ha spiegato che la compagnia è già al lavoro per ridurre il più possibile l’impatto di Starlink su queste osservazioni. Nell’immagine che segue, un “treno” di satelliti Starlink appena inseriti in orbita appare come una striscia luminosa nel cielo, visibile anche ad occhio nudo.