Combattere un nemico invisibile con tutte le armi disponibili, comprese quelle forgiate durante la Guerra Fredda come il Defense Production Act (DPA), ma solo se sarà necessario. Questo sembra essere l’imperativo lanciato dal Presidente USA, Donald Trump, dopo il diffondersi sempre più rapido del nuovo coronavirus negli Stati Uniti. Il DPA è una legge creata nel settembre 1950, durante la guerra di Corea. Essa permette al Presidente di condizionare l’industria statunitense al fine di assicurare le materie prime ed i prodotti necessari per la difesa nazionale.
L’emergenza nazionale
L’amministrazione Trump nel dichiarare lo stato d’emergenza nazionale ha deciso di rifarsi allo Stafford Act, quindi consentendo un maggiore supporto federale agli Stati direttamente impegnati nell’emergenza sanitaria. Questa è stata solo la prima misura messa in campo da Washington per contenere il contagio ed evitare il collasso dell’economia. Dopo lo stanziamento di circa 100 miliardi di dollari, approvato dal Congresso il 17 marzo 2020, sarà probabilmente aggiunto, secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, un piano da circa 1 bilione di dollari, ovvero 1000 miliardi. Si tratterebbe di un budget annuale più alto di quello per la Difesa nel 2020, pari a circa 738 miliardi di dollari.
Il Defense Production Act
In una conferenza stampa tenuta alla Casa Bianca il 17 marzo, Trump ha dichiarato di sentirsi come <<un Presidente in tempo di guerra>>. In quell’occasione, Trump ha anche annunciato alla nazione di essere disposto a firmare un ordine esecutivo, ovvero un atto presidenziale con forza di legge, contenente il Defense Production Act. Il DPA, come sottolineato in un recente studio del Congressional Research Service, permetterebbe al Presidente di:
- Rendere prioritari i contratti governativi per l’acquisizione di beni e servizi ritenuti necessari per la difesa nazionale e di controllare la loro distribuzione (DPA Title I: Priorities and Allocations )
- Fornire incentivi finanziari per sviluppare, sostenere, modernizzare, ripristinare ed ampliare la produzione nazionale di componenti, tecnologie, beni e risorse essenziali sia per l’attuazione della national security strategy degli Stati Uniti sia per affrontare emergenze nazionali o necessità militari in tempo di pace. (DPA Title III: Expansion of Productive Capacity and Supply)
- Stringere accordi volontari con il settore privato e bloccare la fusione di aziende nazionali con aziende straniere o l’acquisizione di aziende nazionali per ragioni di sicurezza nazionale; (DPA Title VII: General Provisions)
Ideato per supportare il riarmo degli Stati Uniti durante la fase di militarizzazione della Guerra Fredda, il concetto della difesa nazionale, fulcro del Defense Production Act, si è notevolmente evoluto nel tempo a livello legale. Per questo, oltre all’eventualità di conflitti armati, il DPA può essere utilizzato anche per affrontare calamità naturali, attacchi terroristici ed altre emergenze che riguardano la sicurezza di tutto il Paese.
La situazione con l’emergenza coronavirus
L’attuale Defense Production Act, nel 2020, consentirebbe al Presidente, passando per il Segretario per la Salute e per i Servizi Sociali Alex Azar, di reperire il materiale sanitario necessario per far fronte all’emergenza. Secondo le stime del Dipartimento della Sanità e dei Servizi Sociali, le riserve di mascherine chirurgiche e di mascherine N95 (più note in Italia con la sigla ffp3) presenti fra le scorte dello Strategic National Stockpile non sarebbero sufficienti per affrontare una pandemia su tutto il territorio nazionale. Sono disponibili 42 milioni di mascherine (12 milioni di N95 e 30 milioni di chirurgiche). Nel caso in cui l’epidemia dovesse colpire tutto il territorio statunitense ci sarebbe bisogno di circa 3,5 miliardi di mascherine. Per provare a sopperire a tali mancanze, il governo federale ha ordinato 500 milioni di N95 mentre ed il Dipartimento della Difesa ne metterà a disposizione 5 milioni, oltre a 2.000 respiratori.
Una misura da attuare solo in casi estremi
Nonostante le carenze, le pressioni dei Democratici e dell’American Medical Association (AMA), la più grande associazione di medici degli Stati Uniti, Trump non ha dato seguito alle misure previste all’interno del Defense Production Act. In un tweet, il presidente ha spiegato che l’ordine esecutivo verrà utilizzato solo <<Nel peggiore dei casi […] Auspicabilmente, ciò non sarà necessario>>.
Applicare il Defense Production Act potrebbe essere percepito come una sconfitta dell’intero sistema produttivo e sanitario americano, oltre che dello stesso presidente. Ciò potrebbe minare sia la campagna elettorale presidenziale sia rafforzare l’immagine dell’avversario cinese, quasi uscito dall’emergenza sanitaria.