Il Sahara, secondo studi recenti, avrebbe un potenziale immenso per la produzione di energia. Alcuni ricercatori dell’Università dell’Illinois hanno concluso che, se ne venisse sfruttata quasi tutta la superficie ponendo centrali solari ed eoliche, nel deserto caldo più grande al mondo sarebbe possibile produrre 4 volte l’attuale fabbisogno di energia mondiale. A beneficiarne, con la possibilità di avere elettricità a basso prezzo, sarebbero gli Stati africani, del Medio Oriente ed europei. Si tratterebbe di una svolta storica, che renderebbe le aree interessate quasi del tutto indipendenti dai combustibili fossili. Il controllo del Sahara è diviso fra 11 Paesi, che potrebbero trarre grossi benefici dallo sfruttamento energetico del deserto. Ad inizio 2020, di questi, ad aver preso più sul serio il potenziale dell’area è stato il Marocco con la Noor Power Station.
La Noor Power Station
La Noor Power Station, con la parola noor che in arabo significa luce, è un’enorme e molto avanzato impianto per l’energia solare la cui costruzione è stata iniziata dal governo marocchino nel 2015. Il progetto è diviso in quattro parti, da realizzare una dopo l’altra. La prima, Noor 1, è stata ultimata nel 2016 ed è grande 450 ettari. La seconda, Noor 2, di 680 ettari, è stata conclusa a inizio 2018 mentre Noor 3, 550 ettari, è entrata in funzione alla fine dello stesso anno. La sezione Noor 4, secondo le previsioni, dovrebbe essere ultimata entro la fine del 2020, anche se i tempi potrebbero essere cambiati a causa del coronavirus.
Il costo totale dell’enorme impianto è di circa 2,5 miliardi di dollari e dovrebbe soddisfare, da solo, il 50% del fabbisogno energetico del Marocco. Le strutture sono collocate nel deserto del Sahara, a 10 km dalla città di Ouarzazate. I pannelli sfruttano la luce solare concentrandola attraverso una rete di specchi. Inoltre, la resa energetica è ottimizzata grazie a tecnologie di ultima generazione. La Noor Power Station può continuare a fornire energia a pieno regime per 7 ore senza essere illuminata, immagazzinandola durante la giornata.
Risvolti climatici nella regione
Secondo un gruppo di ricercatori dell’Università dell’Illinois, oltre a poter produrre 4 volte il fabbisogno globale di energia, sfruttare appieno il Sahara avrebbe incredibili conseguenze sul clima della regione. I pannelli solari, riflettendo la luce da buona parte della superficie, ridurrebbero la temperatura. I mulini eolici, invece, andrebbero ad alterare le correnti d’aria. Questi due fattori, insieme, potrebbero rendere alcune aree periferiche del Sahara meno calde ed aumentare le piogge. Quindi, si andrebbero a generare nuove terre coltivabili, contrastando il fenomeno della desertificazione che sta obbligando tante persone a lasciare la propria casa.