The Line è il nome dell’enorme struttura lineare progettata dall’Arabia Saudita che sarà lunga 170 km ed intorno alla quale vivranno circa 1 milione di residenti. Il colossale edificio sorgerà a nord-ovest del Paese, sulle coste del Mar Rosso, e sarà costruito in modo tale da essere al massimo efficiente ed ecosostenibile. I lavori dovrebbero iniziare ad aprile 2021 e saranno ultimati, si stima, intorno al 2025. Secondo quanto dichiarato dai comunicati stampa, The Line punta soprattutto a diventare il maggiore polo per l’innovazione in Medio Oriente.
Il progetto NEOM
NEOM, di cui The Line rappresenta la componente principale, è un imponente progetto dell’Arabia Saudita che consiste nel realizzare una serie di infrastrutture di alto livello tecnologico nella provincia di Tabuk. Il primo obbiettivo è quello di rendere l’area uno dei maggiori centri logistici per il commercio globale, non solo del Medio Oriente. Il luogo scelto, infatti, è in una posizione strategica per i flussi di merci intercontinentali.
NEOM, nel quale l’Arabia Saudita ha stanziato circa 500 miliardi di dollari, è a sua volta parte del programma Vision 2030. Quest’ultimo include una serie di iniziative che dovranno portare l’economia del regno medio-orientale ad essere sempre meno dipendente dal petrolio.
La sostenibilità ambientale
La struttura di The Line sarà realizzata in modo tale da lasciare l’ambiente circostante il più incontaminato possibile. Inoltre, la città sarà del tutto autosufficiente dal punto di vista energetico, con l’elettricità necessaria prodotta da pannelli solari e centrali a idrogeno.
La vivibilità di The Line
The Line sarà fornita di un sistema all’avanguardia per gli spostamenti interni, che sarà realizzato dal colosso statunitense Bechtel Corporation, specializzato nelle grandi opere ingegneristiche. Secondo le attuali previsioni, dovrà essere possibile percorrere i 170 km della struttura da un capo all’altro in meno di 20 minuti. Tuttavia, gli edifici chiave, come ospedali e uffici, e le abitazioni saranno organizzati in modo tale da rendere possibile spostarsi a piedi nella maggior parte dei casi.
Per produrre cibo in loco ed avere la garanzia della disponibilità di acqua potabile, questione non banale per un Paese arido come l’Arabia Saudita, si utilizzerà una nuova tecnologia per la dissalazione. Questa sarà realizzata dall’azienda britannica Solar Water e permetterà di rendere dolce l’acqua di mare a costi molto più bassi di quelli attuali.